Per gli ospedali di Lamezia, Soveria Mannelli e Soverato una rotazione del personale interno


Al netto della situazione economica precaria, e dei relativi problemi per colmare i vuoti di organico con nuove assunzioni, gli ospedali di Lamezia Terme, Soveria Mannelli e Soverato potranno vedere una rotazione del personale interno esistente nel breve periodo.

Una ricognizione del personale esistente nell’Asp di Catanzaro richiesta dalla terna commissariale che la gestisce per «una più funzionale ed equa assegnazione delle risorse umane all’interno dei tre presidi ospedalieri che fanno capo all’Asp di Catanzaro» ma anche «una distribuzione all’interno dei singoli reparti correlata alle effettive necessità produttive espresse negli anni 2019-2020 e alle vacanze di organico».

Per tale scopo si dovranno analizzare: i volumi di attività di ogni singola unità operativa; il dettaglio, per ciascuna unità lavorativa, dei turni e della pronta disponibilità effettuati, delle ore di straordinario lavorate, delle prestazioni aggiuntive rese, dei permesse e delle ferie fruite.

Si chiede inoltre di realizzare «una dettagliata mappatura, all’interno dei presidi ospedalieri aziendali, delle strutture in essi operanti con chiara distinzione delle attività espletate», indicando che eventuale personale di nuova assunzione venga assegnato «dal direttore sanitario aziendale, per l’area medica, e dallo stesso direttore sanitario aziendale e dal dirigente delle professioni sanitarie e tecniche per il personale del comparto, ai singoli direttori di dipartimento che procederanno alla successiva destinazione delle unità lavorative alle strutture di propria afferenza. Tale modalità operativa è finalizzata ad effettuare una distribuzione del personale che faccia riferimento ad un quadro complessivo delle carenza d’organico, delle situazioni emergenziali e fronte di organici depauperati».

Parimenti, per rispettare il piano anticorruzione, si dà indirizzo di «avviare il percorso di rotazione del personale dirigenziale delle strutture amministrative e delle altre stretture aziendali, non ricomprese nell’area clinica, dove sono prevalenti le attività gestionali», dando come criteri: «territoriale, con assegnazione del dipendente ad un diverso ambito territoriale; competenza, con assegnazione del dipendente ad altre competenze nell’ambito della stessa unità operativa; competenza e territorio, con assegnazione del dipendente a diverse funzioni presso altre strutture aziendali».