Diciamo “ce”, perché va comodo a tutti, o a quasi tutti, per l’estate 2025. Ma facciamo finta di essere già a settembre, e, secondo il TAR, all’obbligo per il Comune di Soverato di indire le gare.
Spero lo si faccia senza ulteriori rinvii e tergiversazioni e biribindoli, perché la situazione attuale delle spiagge di Soverato è il palese effetto di una semisecolare anarchia sotto tutti i sindaci e di tutti i colori politici stabili o cangianti, e di un’idea del turismo da “quanta gente sul Lungomare”: turismo che è per quattro quinti, e oltre, solamente balneazione e bagnanti.
È ora di cambiare mentalità; e di concepire regole e livelli di qualità per ogni lido e struttura. Nei bandi di gara vanno fissate precise regole. Intanto, rispettare le leggi e norme di carattere generale; poi, determinare con esattezza servizi, igiene, spazi, controlli di sicurezza…
E tutto questo, a settembre, senza altri “poi vediamo”, vecchio vizio calabrese applicato, come a tutto il resto, anche ai bagni. Bisogna fare di necessità virtù. Da oggi a settembre, c’è il tempo per ragionarci sopra tutti.
Tutti, anche i balneari, i quali devono essere ascoltati, è vero. Però ascoltati vuol dire solo ascoltati, poi dev’essere il Consiglio comunale a decidere.
Ulderico Nisticò