PNRR: Regione Calabria lumaca


 Pare che i Comuni vadano meglio o meno peggio; ma 23% al 31 dicembre scorso: questa è la percentuale della spesa del PNRR da parte della Regione Calabria in quanto ente.

Nessuna sorpresa: è dal 1970 che la Regione dimostra la sua inefficienza nella spesa di enormi fondi italiani ed europei, ricevuti a vagonate e verginelli rimandati indietro. Per la cronaca, un terzo delle Giunte è stato di centro(destra): P. Nisticò, GB. Caligiuri, P. Chiaravalloti, P. Scopelliti, I. Santelli; e mi aspettavo altro da Occhiuto, che è al potere dal 2022, e per il quale ho votato, e invece lo devo mettere nel mesto elenco. Quelli di sinistra e centrosinistra, manco li nomino.

“Natura delle cose è il loro nascimento”, insegna il Vico. E la burocrazia della Regione è nata a colpi di raccomandazioni e lottizzazioni e amici degli amici, e tutti ignoranti con laurea. L’ignorante con laurea è un’antichissima tradizione calabrese; cioè uno si laurea per pigliare un posto e uno stipendio mensile, e basta; e mai assumersi la benché minima responsabilità e iniziativa.

E la politica? Ancora peggio: fatte rarissime eccezioni, la classe politica calabrese è di modestissima quando non di pessima qualità; e non scende dal pianeta Marte, ma viene liberamente eletta da liberi elettori, i quali votano senza cervello.

In Calabria dunque vige quella che chiamo CONNIVENZA OGGETTIVA: i politici NON comandano e i burocrati NON eseguono.

Esempio che può starmi a cuore: dal 1970 gli assessori alla Cultura sono stati e sono d’ARREDAMENTO, e senza la minima traccia del loro passaggio, tranne qualche contributo a pioggia, cioè soldi al vento.

Ecco perché la Calabria è, cifre alla mano, l’ultima d’Europa! Sveglia, Occhiuto: manda ORDINI DI SERVIZIO ai sederi piatti dei dieci piani della Cittadella, e prendi severi ed effettivi provvedimenti punitivi se non lavorano.

Ulderico Nisticò