L’Ambito di Soverato ha già rimborsato le strutture con tutti i finanziamenti disponibili. Auspico una gestione manageriale più autonoma per rispondere sempre più efficacemente alle esigenze dei territori.
Mai come in questo periodo, in Calabria, la riflessione intorno alla gestione e al funzionamento delle Politiche Sociali all’interno di Ambiti e Comuni ha catalizzato l’attenzione di organi di informazione e forze politiche. Se da un lato questo non può che essere accolto con grande soddisfazione, visto il ruolo strategico di questi settori per il sostegno alle comunità, dall’altro appare evidente il bisogno di passare dalle parole ai fatti, rispondendo in tempi brevissimi ai bisogni stringenti degli operatori del settore.
La recente ordinanza del Consiglio di Stato, che ha accolto le tesi difensive della Regione riguardo l’istanza del Comune di Catanzaro, in merito alla legittimità della riorganizzazione del sistema delle politiche sociali, pone di fatto la fine di ogni tipo di ostacolo al versamento da parte dei Comuni Capoambito delle somme corrispondenti alle rette in favore delle strutture convenzionate. Queste, grazie anche alla fattiva collaborazione del Terzo Settore, in alcuni Ambiti in questi mesi hanno, infatti, dovuto stringere i denti oltre ogni limite, anticipando ingenti somme per garantire livelli standard delle prestazioni e gli stipendi ai dipendenti, senza causare interruzioni dei servizi, che sarebbero state disastrose per intere famiglie e interi territori.
Soverato, in qualità di Comune Capoambito, ha già versato ad inizio anno alle strutture convenzionate tutte le risorse messe a disposizione dalla Regione, ben prima del pronunciamento del Consiglio di Stato, rimborsando tutte le mensilità fino a settembre 2020. Siamo ora in attesa di ricevere, da parte dell’Assessorato regionale, i finanziamenti relativi all’ultimo trimestre, in modo da poterli corrispondere immediatamente alle strutture e chiudere l’intero anno 2020.
Purtroppo in gran parte del territorio regionale la situazione non è così rosea e ciò nbon può esimerci dal fare una riflessione più approfondita riguardo al funzionamento delle procedure messe in atto dalla riforma e alla gestione delle politiche sociali territoriali in generale. Per un’attività più virtuosa, infatti, occorrerebbe, a mio avviso, una gestione manageriale più autonoma da parte degli Uffici di Piano. Ciò dovrebbe tradursi, in pratica, nella possibilità, al di là di quanto pianificato all’interno del Piano di Zona, di accantonare, ad esempio, finanziamenti per interventi straordinari ed imprevedibili, nello snellimento delle procedure di rendicontazione e trasferimento delle risorse, spesso troppo burocratizzate, nella possibilità di dotare gli Uffici di Piano di personale esterno qualificato con competenze specifiche, etc. In questo modo, sarebbe possibile anche sperimentare nuove soluzioni innovative per migliorare i servizi alle persone ed elevare gli standard di prestazione, rispondendo sempre più efficacemente alle diverse esigenze dei vari territori.
La Calabria ha la necessità di dotarsi di Politiche Sociali efficienti, moderne, innovative e soprattutto vicine alla fragilità di tante famiglie ed individui troppo spesso abbandonati al loro destino.
Presidente dell’Assemblea dei Sindaci
Ambito di Soverato
Ernesto Francesco Alecci