Politiche sociali: “I ciucci si mbriganu e i variri si sdoganu”


Così recita un antico detto del mio paese per indicare il danno a terzi provocato da una lite sterile che non porta alla risoluzione del problema

I lavoratori del Terzo settore sono al collasso e come volevasi dimostrare, dopo la mia nota, invece di andare al cuore del problema è iniziato, da tutte le parti, il balletto dello “scarica barile” senza un minimo di interesse nei confronti dei lavoratori che da nove mesi non percepiscono lo stipendio. QUESTO E’ IL PROBLEMA!!!!

Stamattina nel vedere un pubblico intervento del Sindaco Ernesto Alecci mi ero rallegrato perché immaginavo una sua presa di posizione forte di vicinanza ai lavoratori con qualche dato concreto che potesse andare nella via della risoluzione del problema. La contentezza è durata pochi istanti. Il Sindaco Alecci sa quanto lo stimo ed è per questa ragione che devo esprimergli tutto il mio disappunto e quello dei lavoratori del terzo settore e lo ribadisco dei lavoratori non delle “strutture interessate” tirate in ballo.

La nota infatti è tutta incentrata sul Consigliere Regionale Francesco Pitaro il quale è stato da me “taggato” insieme ad altri esponenti politici, del mondo del sindacato e del terzo settore. L’Avvocato Pitaro è stato tra i pochi ad occuparsi della nostra vicenda e le sue battaglie nei confronti delle problematiche serie che affliggono la Calabria sono note ed apprezzate bipartisan. Pitaro d’altronde ha solo invitato ad un dialogo maggiore tra Regione e Comune ed ha espresso vicinanza ai lavoratori.

Dopo aver letto la nota del Consigliere Pitaro era necessario adoperarsi per contattare i lavoratori senza stipendio da nove mesi non le strutture interessate. Questa attenzione sarebbe stata istituzionalmente e umanamente l’unica cosa da fare.

Ho apprezzato in questi giorni l’interessamento che è arrivato da più parti: l’interrogazione del Consigliere Comunale di Maggioranza Matacera (della quale però non si fa menzione nel comunicato del Sindaco e questo ci fa pensare che la risposta concentrata solo su Pitaro ha il sapore di una risposta politica), la presa di posizione del Consigliere Provinciale Arena, del Presidente dell’Unione dei Comuni Aloisio e del responsabile dell’Associazione 0967 Sinopoli.

Ciò detto è necessario ribadire a tutti, ma dico a tutti, che il PROBLEMA RIMANE e cioè che dal settembre 2020 non percepiamo lo stipendio in quanto i trasferimenti alle strutture non sono avvenute. Non sono e non siamo siamo alla ricerca delle colpe ma è necessario che si risolva il problema definitivamente. Rivo il nostro grido alla Regione Calabria e al Comune Capo ambito, ognuno per le proprie competenze.

Nessun attacco personale. I lavoratori hanno diritto ad essere retribuiti e paradossalmente fino a qualche tempo fa le cose andavano meglio in quanto, prima del trasferimento delle competenze ai comuni, le banche anticipavano alle strutture le somme. Ora questo non avviene più in quanto i Comuni non sono solvibili.

I dipendenti delle “strutture interessate, NELLA LORO TOTALITA’” vivono quotidianamente questi problemi.
Cosa chiedo a nome dei colleghi:
• Che le somme trasferite e relative al 2020 vengano liquidate con urgenza;
• Che venga convocato un tavolo con le strutture e i rappresentanti dei lavoratori;
• Che l’Ambito si faccia portavoce delle nostre istanze presso la Regione perché si acceleri il trasferimento delle somme relative alla prima trance del 2021 (siamo a fine maggio 2021).

Anticipo fin da ora che, se non dovessero arrivare risposte concrete, avvierò nei prossimi giorni tutte le azioni a tutela del mio lavoro e di quello dei colleghi compreso uno sciopero ad oltranza nelle forme che la legge mi consente.

dott. Alessandro Catalano – Assistente Sociale