Preoccupazione del Movimento “Italia Plurale” per la fase di stasi dell’economia italiana


Il Fmi prevede, per quanto concerne l’economia italiana, che si ridurrà quest’anno del 9,1% a causa del coronavirus, dopo essere prosperata dello 0,3% nel 2019. Secondo il Fondo nel 2021 ci sarà una risalita, con il Pil in rialzo del 4,8%. Rispetto a gennaio 2020, le congetture, per l’Italia nel 2020, sono state rilette in calo del 9,6%, mentre quelle per il 2021 sono state aumentate del 4,1%. Secondo il Fmi, i parametri di bilancio dovranno essere consolidati nel caso la fase di stasi dell’economia sia durevole o la riapertura delle attività troppo sequenziale. Il tasso di disoccupazione in Italia nel 2020 salirà al 12,7% dal 10,0% del 2019, lo pronostica il Fmi, valutando un tasso in discesa al 10,5% nel 2021. Il 12,7% dell’Italia si raffronta con una media di Eurolandia al 10,4% quest’anno e all’8,9% il prossimo.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” ritiene che le conseguenze economiche rispecchiano sconvolgimenti preoccupanti in particolari campi e per questo la politica deve mettere in atto misure di bilancio e monetarie finalizzate al supporto di famiglie e imprese.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” è del parere che una energica cooperazione multilaterale è fondamentale per affrontare con successo le conseguenze della pandemia, compresi sostegni finanziari ai paesi che hanno margini di azione e sono presi fra la difficile situazione sanitaria e quella di recuperare capitali.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” pensa che i paesi – tra cui l’Italia – devono seguitare a stanziare prodigalmente sui loro sistemi sanitari, ed inoltre, mentre l’economia è stabile, la politica deve anche garantire che la cittadinanza sia in grado di raggiungere le proprie necessità e le imprese siano capaci di rimettersi in movimento, una volta che lo stato grave della pandemia sia trascorso.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale”, posto che le ampie, opportune e finalizzate politiche di bilancio e monetarie già prese sono state ancora di salvezza per le famiglie e le imprese, invita il governo a supportare questo sostegno, che deve seguitare durante il periodo di contenimento per limitare i segnali che potrebbero affiorare dai fragili investimenti e dalla dispersione di posti di lavoro.
Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” ritiene che siamo di fronte ad una grande perplessità su quanto sopravverrà, e per questo le soluzioni politiche nazionali e internazionali devono essere energiche, manifestate celermente e quantificate con il comparire dei dati.

Se è vero che industrie diverse riprenderanno ad andatura diversa e le catene di fornitura globali, che sono già in apprensione, potrebbero non tenere il passo, man mano che il lockdown persiste, verranno a galla anche sostenute sfide sul lato dell’offerta, per questo motivo il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” pensa che il decisore pubblico dovrebbe ravvisare il modo più opportuno per coordinare le manovre asiatiche all’ambito europeo ed alle norme locali: le disposizioni su quali misure adoperare dovrebbero infatti essere condotte a livello locale, e quando fattibile regione per regione.

I dati avvalorano il calo dei consumi e dei fatturati delle imprese, a tal fine il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” suppone che occorrono risorse tempestive senza burocrazia integrando le garanzie dello Stato con pagamenti e contributi.
Da ultimo, il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” aggiunge che deve essere anche predisposta accuratamente la ripresa delle attività allestendo i piani sanitari, tecnologici ed organizzativi perché il Paese quando possibile deve riavviare i motori e ripartire in piena sicurezza.