Presentato a Catanzaro il libro di Michele Drosi: “La Disfatta e la Rinascita, per un Partito Democratico socialista, riformista, garantista”


E’ stato presentato, nella Sala Concerti di Palazzo De Nobili a Catanzaro, il libro di Michele Drosi: “La Disfatta e la Rinascita, per un Partito Democratico socialista, riformista, garantista”.

I lavori sono stati introdotti da Giusy Iemma, presidente regionale del PD e vice sindaco della città, che ha evidenziato i punti salienti trattati nel libro, come la crisi del partito che ha determinato la sconfitta elettorale e la necessità di riprendere l’iniziativa politica puntando su quelli che sono i problemi che riguardano la vita quotidiana dei cittadini.

E’ seguito l’intervento di Domenico Giampà, segretario provinciale del PD, che ha dato atto a Drosi della sua versatilità nel cimentarsi a scrivere e a riflettere sulle sorti della Sinistra e del Partito in una fase difficile e complicata con la Destra alla guida del Paese.

Hanno, poi, preso la parola Giovanni Russo, che si è soffermato sulla perdita del potere d’acquisto di salari e pensioni rispetto ai generi di prima necessità, Mario Paraboschi, presidente della Commissione regionale di Garanzia, che ha messo l’accento sull’esigenza di recuperare un forte radicamento sociale attraverso una ritrovata condizione organizzativa del partito che negli ultimi anni è venuto meno, Pasquale Mancuso, della direzione regionale del PD, che ha offerto una lettura dei dati di coloro che hanno votato alle Primarie e ha auspicato una forte unità d’intenti per rilanciare il Partito Democratico.

In conclusione, è intervenuto Ernesto Alecci, membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale che ha tenuto a sottolineare come il dato davvero preoccupante è la crescita dell’astensione e il distacco crescente che si registra anche nei comuni al momento della preparazione delle liste per le elezioni amministrative.

Alecci ha anche rivendicato l’impegno e l’azione di opposizione portata avanti rispetto alla Giunta guidata da Occhiuto che si sta distinguendo per i roboanti proclami piuttosto che per la capacità di risolvere gli annosi problemi.

L’autore del libro, Michele Drosi, ha spiegato le ragioni per le quali si è cimentato a scrivere questo libro dopo la pesante sconfitta conseguita alle politiche del 25 settembre, indicandone le cause come i gravi errori del segretario Letta e dell’intero vertice del PD, la permanenza al governo per ben dieci anni senza risolvere i problemi dei cittadini, l’esasperato correntismo, l’incapacità di costruire una coalizione ampia e competitiva.

Drosi, da suo punto di vista, auspica anche la rinascita, attraverso la costruzione di un nuovo Partito Democratico fortemente ancorato al socialismo, al riformismo e al garantismo, in grado di affrontare con forza e determinazione questioni centrali come il lavoro, la sanità, la giustizia, le pensioni, il Mezzogiorno.

Infine, Drosi ha proposto al partito di tenere una grande iniziativa nazionale sull’immigrazione a Roccella Jonica, dove c’è un sindaco del PD che sta affrontando quotidianamente l’arrivo di migliaia di profughi, per presentare la propria proposta su questa importante e drammatica situazione con la quale saremo costretti sempre di più a dover fare i conti, superando la vecchia normativa con una nuova e più aderente legislazione alla condizione attuale.

Drosi ha anche posto la necessità di avviare una riflessione su 50 anni di regionalismo per modificare le tante cose che non vanno ad incominciare da quel neocentralismo che di fatto contraddice lo spirito per il quale sono nate le Regioni e introducendo tutti quei correttivi per rendere più efficiente, più moderna e più in sintonia con le esigenze dei cittadini, delle imprese e del mondo dell’associazionismo. In questo contesto rientra la battaglia contro la proposta avanzata da Calderoli che porterebbe ad un ulteriore allargamento del divario tra Nord e Sud.