Presunto Ecomostro a Soverato: “È necessario vedere al di là del proprio naso”


Il Consigliere Sica, ha detto una serie di baggianate sulla Ex Comac, e mi permetto di dire che è necessario vedere al di là del proprio naso, se si auspica la crescita della Citta’… altrimenti parliamo sempre di un piatto per pochi.

Soverato deve crescere, e per crescere deve imparare a guardare oltre il proprio naso.

Non avrei voluto esprimermi, inizialmente, ma leggendo con attenzione quanto inviato anche alla stampa, con dispiacere, ma necessariamente devo intervenire e dissentire. Se non altro per non incatenarmi in un pensiero che non mi rispecchia!

Intervenire in prima battuta, perché non ho reputato questa uscita di buon occhio. Non entrò nel dettaglio delle spiegazioni, ma chi vuole intendere, intenda. Ci sono modi e tempi. Sempre.

Passando oltre, mi concentro sul dissentire.
Sono una ambientalista convinta, e su questo credo non vi sia ombra di dubbio, e mi vedo impegnata in BATTAGLIE DI CIVILTÀ AMBIENTALISTE di seria importanza per la Nostra Cittadina, e in virtù’ dell’impegno che in parecchi portiamo avanti, giocare sul tema AMBIENTE con questa facilità, mi irrita il sistema nervoso centrale. Credo che prima di utilizzare paroloni come ECOMOSTRI E AMBIENTE, si deva andare al di là dei “bisbìgli e sussurri”, giacché come lo stesso Consigliere Sica afferma, nella sua epistola indirizzata a tutti i giornali della zona, “in Comune non esiste uno straccio di progetto”. E, prendo per buono ciò che dice, perché io non ho verificato, sebbene se torno indietro nel tempo, ho già un ricordo di questo progetto. Ad ogni modo, può un sussurro o un bisbiglio far pensare ad un ecomostro? E poi dove è stato sussurrato? Quando si parla di ECOMOSTRO dobbiamo avere perlomeno la contezza di cosa sia un ecomostro, e cosa possa far valere ad una costruzione l’epiteto di ecomostro.
Ad esempio, Palazzo Bencivenni ci sta andando vicino, con quella imponente invasione sulle corsie, sul buio di una via che di armonico non ha molto, ma perde quel poco. Però lì non mi sembra che qualcuno sia intervenuto sulla mostruosità.

Non dobbiamo usare la parola Ecomostro, così giusto per moda, o perché vogliamo stupire il lettore. Gli Ecomostro per essere tali, abbiamo almeno bisogno di vedere un progetto.

L’incremento residenziale e turistico, comunque, e di solito non ha quasi nulla di mostruoso, e se qualcosa vi fosse, basterebbe aggiustare il tiro in corso d’opera e comunque con molta attenzione alle destinazioni d’uso.

Questa Cittadina, e forse non ce ne siamo accorti, nonostante le baggianate al cubo che spara il Primo Cittadino, non vanta NESSUNA PRESENZA TURISTICA, se non dei nostri emigranti, o al massimo può permettersi di occupare 400 posti letto di turismo, secondo quanto stabilito da un calcolo istat di qualche anno fa. Dato Ridicolo per una cittadina che vuole mantenere la sua natura turistica.

Nessuna attrattiva mi sembra essere presente, abbiamo chiuso l’Acquario, il Lungomare è sporco e fetido, non abbiamo un museo, non possediamo un borgo aperto e sviluppato come i paesi limitrofi, non abbiamo NESSUNA PROGRAMMAZIONE TURISTICA ( non ci sono soldi, però poi li troviamo ad un capitolo XX per “vivacizzare la Città” – €19.000,00 alla Associazione Commercianti – non riesco a trattenermi!).
La cosa più grave però, è che nonostante abbiamo una marea di stabilimenti balneari non abbiamo i posti letto per consentire almeno il Turismo Balneare, l’unico che a parte la questione della depurazione, parrebbe mantenersi da solo. Sempre che non si prosciughi il mare!

Ho letto, qualche lagna sul problema parcheggi che si pone con la costruzione, ma non credo che il progetto sia così avventato da non prevedere un parcheggio a piani!

Io credo che ci sia sempre il solito problema: la mentalità chiusa e poco propensa allo sviluppo.

Mi preoccuperei piuttosto di troppe altre cose, e la smetterei di pensare al solito agli interessi di pochi.
Perché è chiaro che se non dobbiamo tutelari “i forestieri “ che vogliono costruire e quindi investire in questo Vespasiano a cielo aperto, non dobbiamo assolutamente tutelare quei pochi personaggi che hanno paura di non vedere più il mare appena aprono la finestra! Possono sempre fare una salutare passeggiata, e magari pensare che i figli non saranno per sempre costretti ad emigrare in cerca di posti di lavoro.

Preoccupiamoci delle fogne, preoccupiamoci del verde pubblico, della pulizia, del riciclo, del recupero ambientale, delle costruzioni ad alto impatto ambientale. Questo è ambiente, non il Palazzo della ex Comac, che magari sarà a più basso impatto ambientale di tanti altri, e sicuramente più verde di quel rudere bigotto, sporco e cadente della ex Comac, che di storico ha solo la storia della rimozione del tetto in amianto!

Il progresso è anche edilizia, anzi è soprattutto edilizia. La crescita commerciale, idem. Qui è necessario implementare le basi di economia, che mancano a tanti.
Per migliorare questa Città non serve il populismo, non servono i comitati di ogni genere e tipo, il principio della voce di pochi e del loro docet. Serve gente capace di gestire una grande impresa che è la Citta’, che garantisca lavoro e profitti per tutti.
Che si opponga ad abomini veri, e non solo quelli necessari alle campagne elettorali.

Azzurra Rita Ranieri – Consigliere comunale di Soverato