Primo Maggio di lotte e di lavoro


Per il Movimento politico “Italia Plurale” bisogna superare questa fase d’emergenza. 

“Sarà il lavoro a portare fuori il Paese da questa emergenza”. Questo l’auspicio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che rinnova altresì il suo “forte appello all’unità” e ad un messaggio di “fiducia nel futuro”, in occasione del primo maggio, la festa dei lavoratori. Il Paese attraversa “un passaggio stretto e difficile”, sottolinea il presidente della Repubblica, ma la “battaglia per il lavoro” passa anche dalla capacità di “non sprecare l’occasione di compiere tutti insieme un passo in avanti”.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” è concorde con le parole del presidente della Repubblica è sottolinea altresì che non bisogna sprecare l’occasione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che il governo ha presentato lo scorso 30 aprile alla Commissione europea.

Nel commemorare la festa dei lavoratori, Mattarella indirizza il suo appello a “nuove generazioni di costruttori”. Perché, chiarisce, “il primo maggio rappresenta un’occasione che afferma la fiducia nel futuro, di chi vuole conquistare nuovi traguardi e non di chi assiste inerte”. La Repubblica “non potrebbe vivere senza il lavoro”, rileva il capo dello Stato.

E mette l’accento su alcuni grandi temi: la sicurezza del lavoro: “Ancora troppe morti a causa di norme eluse e violate. Non è tollerabile”, dichiara; l’occupazione femminile, che è oggi “ancora più fragile, farla maturare è condizione essenziale per una vera ripartenza dell’Italia”. Ed ancora: sfruttamento e violenza nei confronti dei lavoratori immigrati per Mattarella “non sono tollerabili perché quei lavoratori contribuiscono al benessere della nostra comunità”. Esattamente quando si schiude “una finestra per dare sbocco ad una stagione di crescita, osserva il capo dello Stato, bisogna garantire per tutti l’accesso al lavoro”. Ed infine “le istituzioni hanno una responsabilità decisiva di far prevalere la coscienza sulla tentazione di assecondare o cavalcare lo sconforto”. Anche nella “riconquista” della libertà dopo le restrizioni imposte dal Covid, “non sono ammissibili incognite che comportino il rischio di ulteriori prezzi da pagare con la vita”.

Il Santo Padre ha voluto anche lui esprimere un suo auspicio sulla festa dei lavoratori sottolineando che si possano trovare “strade che ci impegnino a dire: nessun giovane, nessuna persona, nessuna famiglia senza lavoro!”.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale”, da parte sua, auspica che si possa tornare alla normalità e che il nostro Paese possa riprendere quella strada interrotta più di un anno fa, affinché tutti i cittadini italiani – e non – possano non solo ritrovare fiducia in se stessi, ma anche avere – o riavere – un lavoro che è venuto meno in quest’anno di pandemia.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” spinge affinché tutti insieme possiamo contribuire a ridare all’Italia quella verve che possa riportarla a riconquistare una posizione di primo piano nello “scacchiere” internazionale e tutto ciò grazie ad una nuova politica del lavoro, superando così questa fase d’emergenza.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” ritiene che la “battaglia per il lavoro” sia l’opportunità di attuare tutti insieme un passo in avanti verso nuovi traguardi e verso l’inclusione di tutti i lavoratori – italiani e non – nel mondo del lavoro, garantendo a tutti l’accesso, tutelando inoltre le categorie più fragili, evitando così ogni forma di sfruttamento e di illegalità.