Proposta la nascita di un unico comune composto da Gasperina, Montauro, Montepaone e Stalettì


“La Costa dei Saraceni” è la scommessa calabrese in cui crede fermamente l’associazione Montauro mare, che nel corso di un confronto ha tracciato il percorso da seguire per realizzare quella che risulterebbe essere una grande occasione per l’intera costa ionica catanzarese.
“La Costa dei Saraceni” è la denominazione proposta dall’associazione e servita alle istituzioni affinché la raccolgano e la valorizzino nell’interesse comune. La proposta riguarda la nascita di un unico comune composto da Gasperina, Montauro, Montepaone e Stalettì. Di fatto, fa sapere l’associazione, una sorta di collaborazione parziale esiste già, in quanto i comuni in questione, in ordine sparso, condividono alcuni servizi pubblici offerti ai cittadini.
Ma è l’unione totale e concreta del territorio la sfida lanciata dagli operatori turistici e commerciali della zona, un’idea che resa realtà potrebbe ambire ad essere uno dei luoghi costieri più belli e funzionali d’Italia.

Non si possono discutere infatti, commenta l’associazione, le qualità paesaggistiche e turistiche del territorio, ed unire i quattro comuni in uno solo, porterebbe ad investire le risorse comuni, che singolarmente sono poche ma messe insieme possono ambire a grandi progetti, per realizzare uno sviluppo mirato della costa ionica catanzarese. Luoghi come Copanello, Montepaone, Pietragrande, Montauro, annessi alle risorse e alla valorizzazione dei territori interni, ricchi di storia e tradizione, messi insieme garantirebbero un’offerta turistica unica a livello nazionale. Non c’è alternativa, spiega l’associazione nella nota, all’unione delle forze e delle risorse. E’ l’unica strada intelligente e funzionale da perseguire per il futuro e per dare una svolta all’intero flusso turistico della provincia di Catanzaro”.
Ora l’invito proposto dovrà essere raccolto dalle istituzioni locali, che già da tempo sperimentano in modi diversi la possibilità di camminare insieme. Fino ad oggi lo si è fatto però come toppa ai buchi creati dall’impossibilità di garantire servizi pubblici.
Creare la “Costa dei Saraceni”, invece, è un progetto finalizzato alla crescita notevole del territorio. Pensare in grande si può e si deve, anche e soprattutto quando le risorse a disposizione sono uniche al mondo”.


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