Pubblico è bello? Sorical diventa interamente pubblica


A distanza di circa 12 anni dal referendum con il quale 26 milioni di cittadini votarono per abrogare   qualsivoglia profitto sull’acqua, che è e deve rimanere un bene pubblico a servizio della comunità,  la Regione Calabria , ben ultima delle regioni italiane, con un atto stipulato ieri nella sede di rappresentanza romana della regione alla presenza del Consiglio di Amministrazione di Sorical, del commissario Cataldo Calabretta e del presidente Occhiuto, ha acquisito le quote di Veolia’ ed è diventata interamente a capitale pubblico.

E’ un passo importante, dopo anni di inerzia e di vicissitudini della Sorical, che ,commissariata da oltre un decennio, rischiava la liquidazione. Il presidente Occhiuto, non senza accenni propagandistici ed anche con qualche merito, omettendo colpe e responsabilità dei suoi predecessori, ha reso noto con grande soddisfazione l’accordo raggiunto, grazie anche e soprattutto al commissario Cataldo Calabretta che con le sue capacità professionali ha saputo convincere Veolia’ a cedere le quote in suo possesso alla cifra simbolica di un euro, ed ha garantito che il nuovo gestore pubblico, la multiutility costituita da poco, renderà il servizio più efficiente ed efficace di quello reso finora e soprattutto avrà la possibilità di accedere ai fondi del PNRR per riqualificare le obsolete condotte idriche esistenti che registrano perdite considerevoli di acqua di circa il 30% di quella immessa, di prevedere le necessarie protezioni catodiche, di rifare le stazioni di sollevamento , di monitorare lo stato delle condotte a distanza e realizzarne di nuove.

Sarà un lavoro improbo che richiederà una programmazione oculata del fabbisogno e dell’utilizzo delle numerose risorse idriche presenti nella nostra regione e grandi capacità progettuali e professionali. Tutti i cittadini lamentano, soprattutto nel periodo estivo, quando maggiore è il flusso turistico nella nostra Regione, la carenza dell’acqua ed i disagi conseguenti.

La vera scommessa da vincere su Sorical d’ora in avanti sarà quella di dimostrare che non prevarranno logiche spartitorie, clientelari ed affaristiche e che la politica ed i partiti rimarranno fuori dalla gestione demandandola alle competenze e professionalità esistenti e soprattutto valorizzando ed utilizzando il know-how che Sorical ha acquisito nel tempo. Il Pubblico è bello, pur rifuggendo da posizioni stataliste e da quelle liberiste entrambe per alcuni versi fallimentari, ed è da preferire al privato se si evitano sprechi ed inefficienze simili a quelle tristemente note nella sanità calabrese dove il pubblico ha vistosamente fallito.

Nicola Iozzo