Puntualizzazioni agiografiche


maria_addolorataOggi è 15 settembre, Maria SS. Addolorata. E siccome si sentono di tanto in tanto cose strane, sarà bene, in questo giorno, dar corso ad alcune puntualizzazioni:
– fino al 1941, e “ab immemorabili” Soverato aveva una sola Parrocchia per tutto il territorio comunale;
– essa, sempre “ab immemorabili”, era intitolata a Maria SS. Addolorata;
– “ab immemorabili” vuol dire che non rimane un documento istitutivo, ma, da quando c’è memoria umana, è così;
– il 2 febbraio 1941 il Vescovo di Squillace mons. Giovanni Fiorentini istituiva la Parrocchia di Soverato Marina, intitolata a Maria SS. Immacolata; si legga il Decreto in latino con traduzione, in “La fede tenace”, di U.N., Tonino Fiorita e don Italo Sammarro;
– patrona celeste dell’intero Comune di Soverato restava Maria SS. Addolorata, patrona anche della Parrocchia di Soverato Superiore;
– agli effetti civili (la legge prevede una sola celebrazione annuale), la festa patronale di Soverato è quella di Maria SS. Addolorata, il 15 settembre;
– compatrono di Soverato è s. Giovanni Bosco, che viene lietamente festeggiato il 31 gennaio, ma senza effetti civili;
– la Parrocchia di Maria SS. Immacolata celebra la sua festa l’8 dicembre, ma è già festa nazionale.
Mi pare di essere stato chiaro; chi avesse da ridire, è pregato di esibire eventuali documenti, e, s’intende, documenti attendibili e non quelli in cui, alla calabrese maniera, una parola che vuole chiaramente dire X viene rigirata a farle dire Y, tipo sbarco di Ulisse; e qualche pollo ci casca.
Ciò precisato, mi si consenta un corollario. Se Maria SS. Addolorata è la patrona della Città e non solo della Parrocchia di Soverato Superiore, secondo me sarebbe il caso di coinvolgere di più tutta la comunità soveratese: Parrocchia della Marina, Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, associazioni culturali, sportive, di volontariato eccetera. Senza nulla togliere a Soverato Superiore, abbiamo bisogno di una più solenne festa patronale cittadina, con adeguati momenti religiosi, culturali, ricreativi e di socializzazione in tutto il territorio.

Ulderico Nisticò


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