Renzo, Migration compact e Renzi


renziQuando don Abbondio prova a gabbare Renzo, gli parla in latino: error, conditio, votum… Il quasi omonimo Renzi, nel suo inglese alla ribollita toscana, prova con la “migration compact” sulla questione dei migranti o clandestini che dir si voglia.
Cosa sarebbe questa proposta renziana in anglotosco? Vuol dire una cosa molto semplice, e che in moltissimi andiamo ripetendo da anni: aiutare, o, più brutalmente pagare gli Stati africani e asiatici perché si tengano gli aspiranti fuggiaschi invece di spedirli in Europa, e soprattutto in Italia.
Avendo esaurito l’inglese, propone, in toscoscientifico, una cosa detta “identificazione biometrica”, che, per noi terra terra, sarebbero le impronte digitali per poter sapere chi eventualmente viene e dove va.
Traducendo dunque dall’inglese e dalla terminologia fumosa, deduciamo:

– Renzi, che è il presidente del Consiglio e perciò ha precisi doveri, si rende conto che qua non possono arrivare a centinaia di migliaia e magari milioni, giacché non c’è spazio e tanto meno lavoro;
– E che i richiedenti asilo per ragioni politiche sono una cosa, tutti i poveri del mondo sono un’altra e tutt’altra;
– Quanto all’asilo, io andrei cautissimo: se viene una donna al nono mese o un poveraccio ammalato, o magari il solito intellettuale più o meno perseguitato, passi; ma quei giovanottoni siriani che scappano invece di combattere per la propria patria, io applicherei loro il nostro Codice Militare di guerra, ante 1994: indovinate;
– Urgente è l’identificazione, a scanso che in mezzo ai “disperati in cerca di una vita migliore” arrivino anche un poco di matti pronti a farsi esplodere, e fin qui fatti loro; ma a farsi esplodere in mezzo alla gente, e qui sono fatti nostri e miei. Il solo modo sono le impronte, perché se uno dice di chiamarsi Alì in mezzo a un milione di Alì, non s’identifica un bel niente;
– Questo è, ovviamente, il mio parere; così è solo un parere quello di Mattarella, che, essendo presidente della Repubblica, non ha poteri e responsabilità politiche; idem per la Boldrini; idem per il papa, fin quando non si esprime ex cathedra Petri con un documento ufficiale in latino: stavolta, in latino sincero! Se no, sono opinioni. Quelle di Renzi, fin quando è il presidente del Consiglio, non sono opinioni ma atti politici.

Ma a chi lo propone, Renzi, il “migration compact” alla bistecca? A questa Europa inetta? All’essere inutile Junker? Ai passacarte di Bruxelles lautamente pagati per stabilire se le mozzarelle vanno incartate o no? Se no, facciamo come l’Austria, l’Ungheria, la Polonia, la Slovacchia…

Ulderico Nisticò


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