Ricatta un prete per un video hot, 26enne arrestato


Un ricatto a sfondo sessuale è alla base dell’arresto di un ragazzo lametino di 26 anni, A.C., fermato dai finanziari sulla base di una serie di attività investigative messe in campo dopo la denuncia di un parroco della città, il quale avrebbe confidato alle forze dell’ordine di ricevere da tempo richieste di somme di denaro da parte del giovane sotto la minaccia di divulgare video in cui è ripreso un rapporto sessuale fra lo stesso parroco e un altro ragazzo, al momento da identificare.

In sostanza, il ragazzo avrebbe chiesto e ottenuto dei soldi dall’uomo di Chiesa pur di non rendere pubblici i filmati scottanti – attraverso la pubblicazione sui social, il coinvolgimento della trasmissione televisiva “Le Iene” e la denuncia all’autorità giudiziaria di presunti abusi sessuali. Stando alle indagini realizzate dalla Guardia di finanza sulla base della denuncia, il giovane nel mese di novembre avrebbe invitato il prelato a una cena, al termine della quale si sarebbero spostati in un appartamento.

Qui si sarebbe consumato il rapporto tra il prete e un terzo ragazzo, ripreso nel video. Da allora sarebbero partite le pressioni estorsive a danno del parroco, con un’iniziale richiesta di 100mila euro in cambio del silenzio. Richieste che sarebbero proseguite nei giorni a seguire anche attraverso messaggi espliciti su Instagram. A quel punto, il prete si è rivolto alle forze dell’ordine, allegando alla denuncia i messaggi sui social e le registrazioni di alcune telefonate, ed è partita una minuziosa attività investigativa fatta di intercettazioni e acquisizione di materiale utile alle indagini.

Nel frattempo, l’uomo di Chiesa avrebbe versato al ragazzo prima la somma di 400 euro e successivamente di 2.500 euro. La terza dazione di denaro – 300 euro – non si sarebbe realizzata perché il ragazzo avrebbe rifiutato la somma, pretendendo un bonifico bancario più consistente. Ma a quel punto sono intervenute le forze dell’ordine che hanno arrestato in flagranza il giovane. All’udienza di convalida, che si è svolta davanti al gip del tribunale di Lamezia Terme, il giovane assistito dall’avvocato Salvatore Cerra si è avvalso della facoltà di non rispondere rilasciando delle dichiarazioni spontanee e aggiungendo di avere agito così per