Vola la memoria a quando, negli anni 1970, Michele era giovanissimo attivista della CISNAL, il sindacato della destra, e addetto in particolare al patronato; e poi alla sua carriera nel MSI-DN, e nelle cariche che ha ricoperto: presidente della Provincia, deputato, sindaco di Catanzaro.
L’abbiamo visto sempre impegnatissimo, ed era leggendaria la sua presenza negli uffici prima ancora dell’orario degli impiegati… esattamente per insegnare loro a rispettarlo.
Vide nel turismo una prospettiva di sviluppo e di lavoro; e ritenne indispensabile iniziare a dare della Calabria un’immagine positiva e ben diversa dal solito piagnisteo. L’Italia intera vide le nostre bellezze.
Era sensibile alla cultura, consentendo e favorendo edizioni critiche commentate di autori calabresi per molto tempo rimasti oscuri; e anche questo giovava, per Michele, a presentare una Calabria migliore.
Amava la sua città, e voleva conservarne la funzione di centro della Provincia e della Calabria, oggi offuscata.
Il Parco della biodiversità, polmone verde di Catanzaro, luogo d’incontro e di manifestazioni, era un abbandono e discarica, prima che Michele lo trasformasse con autorevolezza e buon gusto. Sarebbe giusto riconoscimento e segno di gratitudine intitolarlo a Lui.
Ulderico Nisticò