Due avvisi di richiamo del ministero della Salute di due marchi di insaccati prodotti dall’azienda Industria Salumi Simonini Spa per il gruppo Maxi Di Srl per “rischio microbiologico”
Richiamati dal mercato due marchi di salame prodotti dall’azienda Industria Salumi Simonini Spa (marchio di identificazione IT 946 L CE) per “rischio microbiologico”. Sono due gli avvisi pubblicati sul sito del ministero della Salute, nella sezione dedicata ai richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Il motivo dei richiami, come riportato sugli avvisi ministeriali, è lo stesso per entrambi i marchi, ovvero la presenza di Listeria Monocytogenes, il batterio responsabile della listeriosi.
Nel dettaglio il ministero della Salute ha segnalato il richiamo precauzionale da parte del produttore di un lotto di coppa stagionata venduta con i marchi Salumeria del Corso e Stella Montis. I salumi interessati sono venduti affettati in vaschette da 90 grammi (Salumeria del Corso) e 100 grammi (Stella Montis) con il numero di lotto 5524226 e il termine minimo di conservazione dell’11/11/2024.
Sebbene il provvedimento sia datato 13/09/2024, il Ministero della Salute lo ha pubblicato soltanto oggi 19/09/2024, quasi una settimana dopo. Gli insaccati sono stati prodotti presso la sede dello stabilimento dell’azienda per il gruppo Maxi Di Srl, in via per Modena, a Castelvetro, in provincia di Modena. Il motivo del richiamo è, come abbiamo detto, la presenza del batterio Listeria monocytogenes.
Come riporta il Ministero della Salute, il batterio della listeria monocytogenes è responsabile dell’infezione della listeriosi. La listeriosi è una tossinfezione alimentare, che può provocare i sintomi tipici della gastroenterite, quali la diarrea e i dolori alimentari.
Nei casi più gravi e rari, essa può portare all’insorgere di meningiti, encefaliti e setticemie. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare i prodotti segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto dove saranno rimborsati o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.