S. Caterina Jonio – “L’imbarazzo del Sindaco Severino è la conseguenza ovvia della sua inettitudine!”



Riceviamo e pubblichiamo:
Il Sindaco di Santa Caterina ha sprecato un’altra occasione per stare zitto ed evitare che, la figuraccia fatta in consiglio comunale, conseguenza esclusiva della sua inettitudine, si amplificasse sulla stampa.

In modo unilaterale, senza nemmeno consultare la conferenza dei capigruppo per come previsto dal regolamento, è stata convocata una importante seduta di consiglio comunale per discutere del consuntivo 2021 e delle tariffe, per Lunedì 30 maggio alle ore nove del mattino.

Si evidenzia innanzitutto l’inusuale convocazione del Consiglio per un giorno ed un orario (ore 09,00 di mattina di un giorno feriale) deputato, non solo a Santa Caterina ma in ogni parte d’Italia, se non del mondo, allo svolgimento dell’attività lavorativa.

Per cui chi svolge un’ occupazione si trova a dover scegliere tra sacrificare il proprio lavoro e partecipare al consesso, ciò, come diciamo sempre, anche alla faccia della partecipazione, della trasparenza e della democrazia, tanto sbandierate sui social dal Sindaco Ciccio Severino, ma che, ancora una volta, non trovano riscontro nei fatti.

E’ importante evidenziare l’assenza di ben TRE consiglieri di Maggioranza sui sette assegnati dalla legge alla seduta di prima convocazione per cui, la minoranza, al secondo punto all’OdG riguardante il CONTO CONSUNTIVO 2021, ha ritenuto opportuno allontanarsi dall’aula invitando il segretario comunale a verificare il numero dei presenti.

La seduta è stata sciolta per mancanza del numero legale che una maggioranza consiliare “coesa, determinata e competente” come blatera il Sindaco, avrebbe dovuto assicurare.

Nella seduta del giorno successivo, in seconda convocazione è da evidenziare l’assenza di altri DUE consiglieri di Maggioranza.

Quindi, l’imbarazzo del Sindaco Severino è la conseguenza ovvia e naturale per questo scenario avvilente!

Non si comprendono le ragioni per le quali si vuole lavare la testa all’asino tentando di imputare agli altri, come sempre, le sue inefficienze amministrative.

Se i consiglieri di Maggioranza, per propri motivi, non partecipano ai consigli comunali, a quale “dispetto” della Minoranza si riferisce il Sindaco nella sua nota stampa?

Cosa centra l’imprevisto familiare di un solo consigliere se le assenze della Maggioranza erano tre per cui la seduta è andata deserta?

Piuttosto, invitiamo tutti a riflettere minuziosamente sul loro modo di operare, alquanto torbido e a lungo termine con molta probabilità, l’otre evidenzierà le sue macchie, saranno cioè gli stessi consiglieri di maggioranza, nel giorno del giudizio universale, a trovarsi in una situazione grave ed imbarazzante per non poter rispondere e giustificare questi atti amministrativi vandalici del piccolo Putin del “nostro paesello”.

La nota stampa diramata dal Sindaco sui social di autoincensamento e accuse alla Minoranza è caratterizzata dalla solita mania di grandezza, attraverso la quale si affanna a far credere che Santa Catenina sia diventato il “paese delle Meraviglie”.

A dire il vero noi abbiamo fatto notare in Consiglio come nella relazione del revisore dei conti e dalle statistiche nazionali ISTAT, sono certificati i seguenti dati preoccupanti:

• per la prima volta nella storia, la popolazione di Santa Caterina scende sotto i duemila abitanti, segno di uno spopolamento dilagante;

• il reddito medio per nucleo familiare risulta essere quello più basso d’Italia con euro 11.500 circa (significa che, ad esclusione degli impiegati pubblici, il resto delle famiglie è alla soglia della fame);

• il debito pro-capite per i cittadini del nostro comune è aumentato, dal 2019 ad oggi, da da 830 a 1.061 euro;

• i cittadini di Santa Caterina debbano pagare le più alte bollette sui tributi comunali, per il fatto che l’attuale Sindaco, già dal 2019, ha aumentato al massimo consentito tutte le tariffe (spazzatura, acqua, Imu), nonostante le reiterate proposte della minoranza di usufruire anche degli strumenti vigenti nazionali per diminuire le tasse;

• Nessun posto di lavoro stabile è stato creato dall’amministrazione in carica per i nostri giovani costretti ad emigrare, al di fuori dei familiari del Sindaco!

Perché Ciccio Severino non si esprime su questi temi e pensa solamente ad elargire incarichi e lavori denigrando la Minoranza per sviare i discorsi?

I gruppi di Minoranza non si sono mai sottratti e mai si sottrarranno al democratico dibattito, anzi invitano, ancora una volta, il Sindaco ad un confronto pubblico per discutere su queste questioni.

Ribadiamo, ancora una volta, la proposta di convocare i consigli comunali in orari congrui, per consentire a tutti i cittadini di poter partecipare alla vita democratica del loro paese e sentire con le proprie orecchie cosa realmente si discute nelle stanze comunali.

Raffaele Pilato – Capogruppo “Cambiamo Santa Caterina”