Salutiamo il libro “Il pianto del randagio” di Vittoria Leuzzi di Badolato


Caro Tito, un nuovo libro su Badolato sta per uscire, il prossimo 14 ottobre! Salutiamolo, diamogli il benvenuto e auguriamogli il successo che merita! Si tratta de

“IL PIANTO DEL RANDAGIO” che, scritto da Vittoria Leuzzi e prodotto da Europa Edizioni di Roma (ordini@europaedizioni.it tel. 06-87153455) si può già prenotare a 15,10 euro (scontato del 5%) su https://www.hoepli.it/libro/il-pianto-del-randagio/9791220113656.html e su https://www.mondadoristore.it/libri/Vittoria-Leuzzi/aut00596739/ . Sicuramente, fra qualche settimana, sarà nelle vetrine e negli scaffali delle principali librerie italiane e, in particolare, in quelle del nostro comprensorio di Soverato, dove l’Autrice è nata ed ha studiato prima di emigrare in provincia di Firenze, dove è docente nelle scuole pubbliche. In queste due piattaforme editoriali possiamo lèggere la seguente “scheda” descrittiva dei contenuti correnti nelle 326 pagine.

1 – LA SCHEDA
Il tempo è sostato troppo a lungo in certi luoghi, dove una nostalgia ormai incallita, le case povere e i palazzetti antichi, sembrano difendere ostinati la memoria. Badolato, antico e suggestivo borgo medievale, è un vero e proprio scrigno di storie, ogni sua viuzza e pietra secolare sono stati muti testimoni di viandanti e generazioni. Su un panorama mozzafiato, tra mare e monti, tra vicoli stretti e chiese, è impresso, tra storia e leggenda, il passato del suo popolo, intriso di fede e superstizione, fatiche e sofferenza, dignità, orgoglio e devozione. In queste pagine, il narratore, questuante del Convento di Santa Maria degli Angeli, apre lo scrigno dei ricordi e dei racconti.
Nella seconda metà dell’Ottocento, un amore sboccia illecito tra Margarita e Vittorio Valle, due giovani appartenenti a diverse caste sociali: lui è nipote della Baronessa Scoppa, lei è figlia del loro intendente, Andrea Sorra, e della loro sarta e serva di casa, Angiolina. L’amore tra i giovani, com’era ovvio che fosse, è osteggiato dalle famiglie che tessendo una serie di imbrogli costringono la ragazza a sposare il pastore Carmine. Unica via di salvezza per Margarita è la fuga con il suo amante a Messina, dove la coppia si stabilisce fino alla nascita della figlia, quando Margarita avverte una profonda nostalgia e così rientrano al paese d’origine.

A Badolato nascono altre due bambine che porteranno la pace con la famiglia della ragazza e una serie di innovazioni sociali segneranno un profondo cambiamento per il borgo. Alcune barriere lentamente cadranno, nuove barriere si uniranno alle vecchie ed altre si apriranno inevitabili e impietose in un lento salasso di energie e umanità che man mano si disperderanno per il mondo.
2 – TRATTO DA UNA VERA STORIA D’AMORE
Tale romanzo è liberamente tratto da una grande e rivoluzionaria storia d’amore effettivamente avvenuta in Badolato nella seconda metà del 1800 tra don Peppino Bressi (ricco armatore e capitano di velieri, nonché imprenditore ad ampio raggio) e Margherita Parretta (sarta e sua dipendente, assieme ad entrambi i genitori). Nella realtà, Peppino e Margherita sono i miei bisnonni paterni.
E, come ho evidenziato nel primo e nel quinto volume del “Libro-Monumento per i miei Genitori” (2007), il primo a scrivere di questi due grandi amanti è stato mio fratello Antonio Lanciano, negli anni 50, quindi oltre 60 anni fa. Quindi, questo di Vittoria Leuzzi è il secondo libro sulla grande storia d’amore dei miei bisnonni paterni.
Qualche mese fa lo scultore badolatese Gianni Verdiglione ha cementato una piccola lastra di marmo sulla parete esterna della casa di Via Siena 1 che fu di Margherita per ricordare ai cittadini e ai turisti questa significativa storia d’amore che tanto ha fatto discutere anche fuori paese per essere stata rivoluzionaria e anticonvenzionale per quei tempi.
“A don Peppino e Margherita la sfida degli amanti” così c’è scritto nella targa di Verdiglione che fa parte di un sistema di moltissime altre targhe, disseminate per le vie del borgo antico di Badolato per raccontarne storie e personaggi emblematici. Una bellissima iniziativa che ti ho già accennato in precedenti lettere.
3 – SALUTISSIMI
Caro Tito, spero di poter avere l’occasione di recensire più adeguatamente tale libro, dopo averlo letto. Intanto, diamo congratulazioni ed auguri alla sua autrice Vittoria Leuzzi che è alla sua seconda esperienza letteraria nella narrativa. Infatti, giusto dieci anni (gennaio 2011) fa ha esordito con il romanzo (quasi autobiografico) “Il cancello delle buganville” presso << https://www.gruppoalbatros.it/ >> cui bisognerebbe chiedere se c’è ancora disponibilità di qualche copia poiché la piattaforma https://www.amazon.it/cancello-delle-buganvillee-Vittoria-Leuzzi/dp/8856743574 evidenzia che il libro, pur descrivendolo, non è al momento disponibile.

Fa sempre piacere quando un nostro concittadino produce bellezza e significato, come ha fatto Vittoria Leuzzi che ho visto crescere, poiché era sempre dai nonni paterni e materni che abitavano, entrambi, a pochi passi da casa mia, nella stessa ruga.
Ancora congratulazioni ed auguri per questo nuovo “figlio” (come io reputo un libro). E, anche da parte della mia estesa famiglia e parentela delle Margherite, grazie di cuore per aver rievocato il grande amore dei miei bisnonni!

Caro Tito, grazie pure a te per evidenziare questa breve lettera n 351, mentre sto già completando la n. 352 dedicata a don Adamo Castagnaro nel contesto del Premio “Calabrese Eccellente” assegnato a Lui e ad altri quattro personaggi degni di lode sociale (Guerino Caporale di Lanciano (CH), Doretta Coloccia di Campobasso, Reginaldo Capparelli, Rosy Epifani). Alla prossima, imminente “Lettera n. 352”! Cordialità,

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)