Santa Caterina Jonio – La demagogia e il populismo di qualche associazione


Nella giornata di ieri è stato pubblicato sul sito Soverato web un articolo: “Santa Caterina Jonio – Codacons: “Risarcire cittadini per acqua non potabile” da parte di Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons, secondo cui il Comune deve rispettare l’art. 13 del provvedimento CIP nr. 26/75.

Con il presente, il sindaco del Comune di Santa Caterina dello Ionio, Francesco Severino, dichiara che l’avv. Di Lieto già l’anno scorso, e precisamente il 16 agosto 2019 in occasione della denuncia di una discarica, ha ricevuto un’adeguata risposta da parte dell’Amministrazione Comunale di Santa Caterina che è intervenuta prontamente per risolvere il problema a costo zero per i cittadini.

Anche quest’anno Di Lieto ha trovato lo spunto, seguendo le indicazioni di quale soggetto parziale, per accusare l’Amministrazione Comunale, appellandosi questa volta all’acqua non potabile.

Quello che dovrebbe fare un’Associazione che difende gli interessi dei cittadini è di farsi carico di interloquire con la Pubblica Amministrazione se vuole realmente svolgere la sua funzione in maniera corretta e non di politicizzare, sotto la propria veste, ogni situazione che gli si presenta.
Anche perché l’amministrazione comunale ha reso pubblico tutto il provvedimento sull’Albo Pretorio così come previsto dalla normativa.
Come mai il Di Lieto si è preoccupato solo ora, a distanza di 20 giorni, di uscire sulla stampa senza mai scrivere agli uffici competenti?

Bene ha fatto recentemente Lea Concolino, assessore alle politiche sociali di Catanzaro, comune guidato da Sergio Abramo, a prendere posizione contro il Codacons Calabria su un’altra vicenda che ha interessato il capoluogo calabrese.

Prima di scrivere e gettare fango sulle amministrazioni comunali bisognerebbe poi conoscere la reale situazione senza dare ascolto a sprovveduti.

Le fontane pubbliche dalle quali sono stati effettuati i prelievi in piena epidemia del Corona Virus non sono state utilizzate dai cittadini per un certo periodo di tempo e per quanto attiene la rete idrica, la stessa è in fase di ripristino. Pertanto si stanno eseguendo dei lavori di carattere straordinario. Ciò molto verosimilmente, ha causato la presenza di alterazioni ai valori dell’acqua nelle fontane pubbliche dalle quali sono stati effettuati i prelievi che l’Amministrazione sta già ristabilendo così come ha sempre fatto tempestivamente nel passato.

La potabilità non è un problema che attanaglia solo Santa Caterina dello Ionio, bensì a fasi alterne interessa anche tanti altri comuni della fascia ionica. Nessun sindaco, per questo, ha ridotto le tariffe sul servizio idrico anche perché la legge non lo consente, altrimenti non avrei mai fatto pagare l’acqua ai miei cittadini.
Quella di Di Lieto è pura demagogia e populismo.
Senza entrare nel merito della vicenda bisogna sottolineare, però, che all’avv. Di Lieto sfugge un dato essenziale e cioè che il vecchio metodo tariffario Cipe del ’75 è stato del tutto superato dalle nuove normative che regolano il servizio a livello nazionale.

I cittadini sanno di essere bene amministrati, Di Lieto faccia il proprio compito in maniera imparziale e leale.

Francesco Severino, sindaco