Scarcerato presunto boss della ‘ndrangheta per rischio coronavirus, passa ai domiciliari


È a rischio di infezione da coronavirus il presunto reggente della ‘ndrina dei Pardea-Camillò, attiva nella città di Vibo Valentia. A seguito dell’istanza avanzata dei suoi legali, Francesco Sabatino e Walter Franzè, il gip di Catanzaro ha così accolto la richiesta e disposto la scarcerazione di Domenico Camillò, 79enne, che è passato dunque ai domiciliari.

L’uomo, detenuto a Caltanissetta, è stato arrestato il 19 dicembre nell’operazione “Rinascita-Scott”. Per il collaboratore Bartolomeo Arena, Camillò sarebbe il massimo esponente della ‘ndrangheta a Vibo Valentia vantando rapporti con i Bellocco e con il capo-crimine Mico Oppedisano di Rosarno, ed essendo tra i promotori della nuova Locale costituita nel capoluogo napitino nel 2012.