Scisma anglicano?


 Carlo è re del Regno Unito e di vari altri troni. Il Regno Unito (UK) esiste dal 1707; dal 1714 vi regnò la casata tedesca degli Hannover, poi dettisi Windsor. E qui c’è un groviglio da dipanare, e proviamo.

Nel 1517 il monaco agostiniano Martin Lutero diede inizio alla rivoluzione protestante, proclamando la libera interpretazione dei Testi Sacri, a tale scopo tradotti nelle lingue parlate. Ne derivarono, entro pochi decenni, numerose sette, con diverse teologie e gerarchie, e che hanno in comune solo il rifiuto di riconoscere la Chiesa Cattolica. “Loss von Rom”, disse Lutero, Via da Roma.

Enrico VIII Tudor, dal 1509 re d’Inghilterra, uomo colto, si oppose a Lutero, e papa Leone X lo proclamò “Defensor Fidei”; aveva sposato Caterina d’Aragona, figlia dei Re Cattolici, e sorella di Giovanna, madre di Carlo d’Asburgo, dal 1519 Carlo V imperatore, e sovrano (o reggente per la madre) di Castiglia, Aragona, Sicilia, Napoli, Austria, Borgogna e Americhe.

Da Enrico, Caterina ebbe una figlia, Maria, che sarà regina; ma non un maschio. Enrico, innamorato di Anna Bolena, pensò, Bibbia alla mano, di ottenere lo scioglimento del matrimonio, giacché Caterina era stata sposata con il fratello. L’argomento detto del levirato era debole, e Roma non intendeva inimicarsi Carlo V, nipote di Caterina. Enrico trovò la soluzione di negare l’autorità del papa; e, nel 1534, proclamarsi capo di una nuova Chiesa Anglicana. Divorziò da Caterina e sposò Anna, per farla decapitare due anni dopo.

Si trattava di uno scisma (parola greca che significa separazione), e più un fatto istituzionale che teologico; vennero, infatti, mantenuti in gran parte le gerarchie ecclesiastiche e i riti. E il titolo di Difensore della Fede è portato tuttora da Carlo, anche se in tutt’altro significato!

Forse Enrico pensava a un’Inghilterra unicamente e interamente anglicana; ma vi dilagarono, come in Scozia, alcune altre sette protestanti, fino, a metà del XVII secolo, alla tirannide dei puritani di Cromwell. Morto questi, e svanita la sua Repubblica, in Inghilterra e Scozia, ancora Regni distinti ma con un solo re Stuart, ebbero campo libero i protestanti di diverse osservanze; con la sola esclusione dei “papisti”, che ancora fino agli anni 1840 non avevano diritto di voto. Carlo è capo degli anglicani, ma re di tanti altri; inclusi gli atei, e, recentemente, musulmani, induisti…

In tale groviglio, la Chiesa Anglicana divenne, di fatto, una delle sette protestanti, anche se, ripeto, la meno ostile al cattolicesimo, con persino la venerazione di alcuni santi. Ma il re, mentre doveva rispettare ogni setta, restava e resta il capo della Chiesa Anglicana. Si può immaginare che lo scisma si ricomponga? Forse ciò potrebbe avvenire facilmente nella “High Church”, alte gerarchie ecclesiastiche di tendenza conservatrice, e non lontanissime dal cattolicesimo. E potrebbe convertirsi anche il re?

Ci sarebbero da affrontare questioni di fondo, tra cui quella del Purgatorio, che è cruciale; ma non è che dalle nostre parti se ne senta tanto parlare. Quanto ai riti, lasciatemi dire che certe volte appare più tradizionalista lo scismatico ed eretico arcivescovo anglicano di Canterbury.

Non è il caso di fare profezie, e aspettiamo… o aspetteranno i nostri pronipoti?

Ulderico Nisticò