Denunciati tagli drastici e assegnazioni insufficienti di personale docente e ATA, con particolare criticità nella provincia vibonese
“Grave la situazione occupazionale scolastica in regione e nella provincia di Vibo”. È quanto dichiara Giovanni Policaro, esperto sulle problematiche del personale della scuola, già Segretario Generale Regionale Sindacale Scuola. “Alla luce delle recenti decisioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito – scrive – ci troviamo di fronte a un’ennesima dimostrazione di politiche scolastiche che penalizzano gravemente il nostro territorio. Mai, nella mia lunga esperienza come sindacalista impegnato e come professionista nel settore dell’istruzione, ho assistito a una vicenda così inconsistente e ingiusta in materia di assegnazione dei posti per il personale docente e ATA, in particolare per la regione Calabria e per la provincia di Vibo Valentia”. “Il taglio indiscriminato delle autonomie scolastiche imposto dal MIM – prosegue Policaro – con la ‘accettazione’ quasi silente di politici e rappresentanti sociali a tutti i livelli, ha già provocato danni incalcolabili. Ora, a questo danno si aggiunge la beffa di una riduzione ulteriore dei posti in organico, necessari per garantire il funzionamento delle scuole superstiti e la tanto decantata continuità didattica, irrealizzabile con le risorse assegnate. Questo è ancor più evidente per i docenti di sostegno, indispensabili per garantire un diritto fondamentale agli alunni più fragili”.
“Il Consiglio dei Ministri – spiega – ha autorizzato, per tutta la Calabria, 1.415 posti su un totale nazionale di 45.124 per i docenti di ogni ordine e grado. Alla provincia di Vibo Valentia sono stati assegnati solo pochi posti, come emerge dalle informazioni ufficiali fornite alle Organizzazioni Sindacali. Si tratta di numeri irrisori, che non solo non soddisfano le esigenze del territorio ma che rappresentano anche un’offesa alle aspettative e ai diritti di chi vi opera”.
“Emblematica è la situazione dei posti di sostegno: su 150 assunzioni regionali, solo 9 sono stati assegnati a Vibo Valentia, un numero assolutamente insufficiente a garantire il supporto necessario agli alunni con disabilità. Analogamente, il personale educativo dei Convitti rimane azzerato, nonostante vi fossero posti liberi. E per quanto riguarda il personale ATA, la situazione è addirittura vergognosa: solo 14 posti autorizzati su 47 disponibili. Questo quadro è aggravato dall’assorbimento di posti per soprannumerarietà in alcune classi di concorso, riducendo ulteriormente le già esigue possibilità di assunzione stabile. Anche le maggiori assunzioni previste per Vibo Valentia, che derivano dalle graduatorie del PNRR, non rappresentano una soluzione, ma piuttosto una magra consolazione, dato che molti dei vincitori di questi concorsi rimangono precari senza abilitazione”.
“La situazione è critica – conclude – e richiede un intervento deciso e risolutivo. Non possiamo più accettare che le sorti della nostra scuola e del nostro personale siano decise da chi non conosce, o finge di non conoscere, le reali necessità del territorio. È tempo di agire e di far sentire la nostra voce, per difendere i diritti e la dignità di chi opera nel mondo della scuola”.