Quando Renzi provò a riformare qualcosina, ma proprio ina, del sistema giudiziario, gli piombarono addosso raffiche di avvisi di garanzia, anni dopo rivelatisi bolle di sapone. Sarà stata una coincidenza? Boh, pensatela come volete.
Oggi “una certa magistratura” si dedica alla questione clandestini; evidentemente poco al corrente che l’opinione pubblica di oggi non è quella di anni fa; e che ben pochi sono convinti della giustezza di dover addirittura risarcire dei clandestini, e nemmeno per averli eventualmente maltrattati o lasciati naufragare, ma per non averli fatti sbarcare quando e dove volevano loro. Ebbene, se la “legge del mare”, antichissima e non scritta, impone di salvare le vite, non so quale legge imponga di portare i salvati, che so, a Soverato perché c’è il Lungomare e non a Serra San Bruno dove c’è il Lungoancinale che magari a loro non piace.
Eppure un mio amico esperto di diritto mi fa notare che la sentenza della Cassazione è legale. Io rispondo che ne ero certissimo, ma che legale non vuol dire per forza giusto, e nemmeno serio. E così brevemente ragiono.
Il Codice Penale Rocco del 1930 (leggete il frontespizio!!!) conteneva 724,5 articoli con fattispecie di reato; e articoli molto brevi e chiarissimi. Nel 2025, invece, dilaga per l’Italia un enorme numero di leggi, leggine, commi, codicilli, interpretazioni; e trattati internazionali fumosissimi… più i commenti su giornali e tv. In mezzo a questa Babele, si trova sempre una norma per incriminare qualcuno. Se volete un esempio, le luci medie delle auto, che, secondo una severissima legge, dovrebbero essere accese; e invece c’è chi li accende e chi no a fantasia, incluse auto delle forze dell’ordine. Ebbene, bisognerebbe multare chi non le accende, e mettere sotto processo le forze dell’ordine che non multano gli spenti. Ecco un bell’esempio di leggi a geometria variabile. Volete che non se ne trovi una per garantire che i clandestini vengano sistemati in alberghi di lusso con piscina? Si trova, si trova…
E volete che, d’ora in poi, non ci sia qualche avvocatucolo di paese a corto di cause, che denunzi il governo per il mancato alloggio di un clandestino nella Reggia di Caserta? Ci sarà, ci sarà. E pagheremo, perché la sentenza fa giurisprudenza e precedente.
A proposito di pagare, secondo la Cassazione deve pagare l’Italia. Se avessero condannato personalmente Salvini, dovevano condannare a pagare di tasca (questione amministrativa!!!) anche Conte, allora presidente del Consiglio, e l’attualmente irreperibile di Maio, vice.
È urgente cancellare una tonnellata di leggi contraddittorie e confusionarie. Giustiniano, dove sei?
Ulderico Nisticò