Sentenze pilotate in cambio di sesso e soldi, il giudice Petrini lascia il carcere


Il gip di Salerno, Giovanna Pacifico, ha disposto oggi la scarcerazione di Marco Petrini, il magistrato arrestato qualche settimana fa nell’ambito dell’operazione Genesi realizzata proprio dalla procura di Salerno e che ipotizza un impressionante sistema di corruzione all’interno del distretto di Catanzaro.

Petrini, inoltre, è stato sospeso dagli organi disciplinari del Csm dalla funzione di magistrato dopo espresse sollecitazioni in tal senso anche del ministro alla Giustizia Bonafede. Petrini, assistito dai legali Agostino De Caro e Francesco Calderaro, aveva visto rigettato la richiesta di scarcerazione in occasione del primo interrogatorio di garanzia.

Successivamente, e dopo aver rinunciato al ricorso al Tribunale delle Libertà, ha iniziato a collaborare con gli inquirenti salernitani, fornendo non solo conferme sui reati che gli sono stati contestati e per la precisione una serie di episodi di corruzione di atti giudiziari in cambio di regali, soldi e prestazioni sessuali. ma fornendo una serie di nuovi spunti investigativi su magistrati, avvocati, consulenti e professionisti vari che – a quanto pare – costituirebbero un vero e proprio sistema di corruzione e alterazione della legge.

A Petrini è stato disposto il solo obbligo di dimora delocalizzato, ovvero dovrà stare lontano dalla Calabria.