Ammontano complessivamente a 14 milioni di euro i beni delle cosche mafiose del Catanzarese, del Lametino e del Vibonese sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Catanzaro, coordinati dal procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, dai procuratori aggiunti Vincenzo Luberto e Vincenzo Capomolla, e dai sostituti procuratori, Camillo Falvo, Elio Romano e Pasquale Mandolfino, e supportati dal servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) di Roma.
Tra i beni sottoposti a sequestro ci sono, tra gli altri, 34 fabbricati, 9 attività imprenditoriali, 16 appartamenti, 2 ville lussuose, 40 terreni e 22 veicoli.
Le misure patrimoniali hanno riguardato complessivamente sedici tra esponenti di spicco organici e/o soggetti contigui alle cosche di ‘ndrangheta dei “Cerra-Torcasio – Gualtieri” e dei “Giampa’” di Lamezia Terme (Catanzaro), “Gallace – Gallelli” di Guardavalle, “Anello” di Filadelfia (Vibo Valentia) e nei confronti di Franco La Rupa di Amantea (Cosenza) condannato per scambio elettorale politico-mafioso. I finanzieri hanno eseguito quattro distinti provvedimenti.