Sequestrati per evasione fiscale beni per 840 mila euro ad imprenditore


670 mila euro di Iva non pagata e 14 milioni di ricavi non dichiarati e, dunque, 170 mila euro di imposte sul reddito di fatto non versate. Una vera e propria evasione fiscale che ha fatto scattare il sequestro per equivalente – per un totale di 840 mila euro – così da cautelare le disponibilità liquide e gli immobili di proprietà di un noto imprenditore reggino e della sua società che opera nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti di consumo non alimentari.

Il provvedimento è stato disposto dal Gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta del Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho, ed è stato eseguito dalla Guardia di Finanza del capoluogo. Dalle indagini emergerebbe come il legale rappresentante dell’azienda avrebbe, appunto, omesso, nel 2012, di versare l’imposta sul valore aggiunto nei termini previsti dalla legge e sottratto all’erario, nell’anno d’imposta 2014, i circa 14 milioni di reddito.

L’impresa, pur presentando la dichiarazione dei redditi e dell’Iva, non avrebbe infatti indicato i ricavi ottenuti, che sono stati invece ricostruiti dai Finanzieri attraverso l’analisi della documentazione contabile ed extracontabile acquisita. Per questo motivo il responsabile della società era stato denunciato per l’ipotesi di “Dichiarazione infedele”: reato per cui si rischia anche la reclusione da uno a tre anni.


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