Serata di grande charme al Teatro di Soverato con Modigliani, Satie e la Bohème di Parigi


Quando la letteratura e la musica si uniscono. Serata di nicchia e di grande charme al Teatro Comunale di Soverato dove, per Armonie d’Arte Festival, è andato in scena MODIGLIANI, SATIE E LA BOHÈME DI PARIGI.

Un concerto teatrale tratto da Modi’, testo della scrittrice e pianista Maria Primerano, con Lorenzo Praticò – voce e Maria Primerano – pianoforte.

La musica raffinata di Satie, un testo lieve ma nel contempo assai espressivo e poetico con immagini intense ed iconiche, le gioie e i dolori della breve vita di un genio quale Amedeo Modigliani, e sullo sfondo la Parigi della Tour Eiffel, del Moulin Rouge, dello Chat Noir, in un turbinio di slanci e cadute, affascinanti amorose nuance e vertiginose solitudini.

Scrive la Primerano: “MODI’, il mio testo sulle ultime ore di vita di Amedeo Modigliani, detto appunto Modi, e dedicato a mia madre Flora, artista e pittrice, che da quattro anni non è più con noi, è andato in scena proprio nel giorno del suo compleanno, nella serata di Armonie d’Arte Festival il 24 settembre 2025 al Teatro Comunale di Soverato.

Una serata magica con la sottoscritta al pianoforte in qualità di pianista, che ha suonato musiche di Erik Satie, e Lorenzo Praticò, attore, che ha divinamente letto e interpretato il testo.

Suoni fragorosi di un temporale accompagnate da paurosi lampi avviano lo spettacolo e Modi’ si ritrova inzuppato fradicio in un letto d’ospedale a Parigi in preda a una broncopolmonite.

E’ il letto del famoso Ospedale della Carità a Parigi dove quest’ultimo viene ricoverato e dove presto si prenderanno cura di lui i Medici, circondati dalle suore Suore appartenenti all’ordine delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, conosciute anche come suore cappellone, per il loro copricapo di grandi dimensioni.

Allucinazioni visive e acustiche assalgono Modi’, e sono proprio i suoi quadri come allucinazioni visive a essere proiettati sullo schermo e le musiche di Satie, suo amico, come allucinazioni acustiche a essere eseguite.

Uno spettacolo di nicchia molto suggestivo grazie alla carica sensuale e introspettiva di musiche quali Gymnopedies e Gnossiennes oltre a valzer come Tendrement o altri pezzi raffinati e di effetto”.

Grande cura, infatti, da parte di Maria Primerano, di intessere con le parole il racconto sulle Gymnopedies e sulle Gnossiennes, queste ultime di effetto travolgente sui presenti per il fascino scaturito dalla musica e dalla rielaborazione del mito di Cnosse, del re Minosse e del Minotauro, Arianna e Teseo, Dedalo e Icaro, la fine di Icaro.

Non facile trovare un concerto teatrale così elaborato e trascinante.

La Primerano aggiunge: “Grazie a tutti i presenti. Grazie a Chiara Giordano per avere sposato questa mia idea e averne fatto evento”.