Serenata degli studenti nelle case di riposo


“Buon anno dal paese di Babbo Natale. Tornerò volentieri in Italia per conoscere gli alunni del Costanzo. Mi hanno colpito per la loro bravura. Iniziative come queste sulla creatività sono preziose, perché arricchiscono la formazione degli studenti, sviluppandola su più dimensioni che dovrebbero crescere insieme, quella culturale, umana, emozionale e sociale. L’arte è un mezzo potente per raggiungere questo obiettivo, soprattutto la recitazione”.

E’ stato motivo di orgoglio, per gli studenti, i docenti e la preside dell’ IIS Costanzo di Decollatura, ricevere questo attestato di stima dal regista internazionale Alì Ilhan, che alcuni anni fa ha diretto in Italia un film con Claudia Cardinale, “Diventare italiano con la signora Enrica”, vincitore del festival internazionale del cinema di San Pietro Magisano, per la sezione cortometraggi.

Gli alunni dell’IIS Costanzo hanno realizzato diverse iniziative legate alla creatività, compreso lo spettacolo nelle case di riposo di Decollatura e Soveria Mannelli.

Una mattinata senza internet, tik-tok, istagram, niente occhi bassi su uno schermo di telefonia alla ricerca di emozioni che non emozionano. Per far battere il cuore può bastare, semplicemente, alzare la testa e guardare altri occhi che brillano, ascoltando vecchie canzoni popolari. Forse avranno pensato questo gli studenti del Costanzo che, per Natale, hanno fatto visita a “Querce di mambre” e “Emmaus”, con le professoresse Iolanda Pulice, Barbara Borelli e l’assistente tecnico Cardamone. Una ventata di atmosfera paesana e di gioventù sulla via del tramonto. Benedetta Cerra e Mario Costanzo hanno recitato alcune poesie in dialetto, accompagnati da Giorgio Grano alla chitarra e dal collaboratore scolastico Pino Ciambrone alla fisarmonica, emozionando gli ospiti della casa di riposo i quali, chi con un accenno di ballo e chi con una lacrimuccia, hanno dimostrato di gradire la sorpresa, ripagando i ragazzi con un sorriso che proveniva dal cuore.

“Un’altra iniziativa fatta di cose semplici e genuine – ha detto la dirigente scolastica Antonella Mongiardo – che ci restituisce il vero senso della comunità scolastica, cioè che il desiderio di uno diventi l’obiettivo di tutti”.

Nell’ottica di promuovere nella scuola l’arte in tutte le sue manifestazioni, la dirigente Mongiardo ha invitato Alì a parlare con i ragazzi del Costanzo, ottenendo dal regista la promessa di ritornare presto in Italia, anche per far visita alla scuola.

“Sarà un piacere, per me – conversare con i tuoi studenti – ha detto Alì – parlare con loro del mezzo televisivo e della sua efficacia comunicativa”.
Da alcuni anni, Alì Ilhan è tornato ad Istambul, per insegnare all’accademia di recitazione, dopo aver trascorso diversi anni a Roma, dove ha lavorato come art director. In Italia, Alì ha lavorato insieme a Claudia Cardinale sul set del film “Being italian with signora Enrica”.

L’idea di trasformare in commedia la tenera amicizia tra la signora Enrica e un giovane di Istanbul nacque nella mente di Alì nel 2004, guardando una foto, durante un suo soggiorno a Rimini, città di cui è innamorato. Ma c’è un altro filo invisibile che lo lega a Rimini, la sua profonda ammirazione per Federico Fellini, presente in diverse scene del film.
“Cosa mi ha ispirato di Fellini? La capacità di sognare a colori, come in un circo- dice- Da lui ho imparato che la vita va presa con ironia. A Rimini si dice “la patacca”, cioè l’umor, la leggerezza che si trasmette al pubblico”.
“Alì – riferisce Antonella Mongiardo- è un ottimo professionista, che potrà trasmettere agli studenti un messaggio di valore e umiltà”.

Alì ha raccontato alla preside la sua esperienza di lavoro insieme a Claudia Cardinale. “Inizialmente ero spaventato- dice – lei un’attrice mondiale, che ha girato 150 film e lavorato con registi del calibro di Fellini e Visconti, io un giovane regista al mio primo lungometraggio, credevo mi avrebbe schiacciato. Ma non è stato così. E’ stata così umile, mi ha aiutato tanto, ma senza suggerirmi cosa fare. Anzi, ascoltava sempre quello che le dicevo. Io avrei voluto lasciarle un po’ di scelta, sull’inquadratura o su come recitare. Ma non è mai stato così”. Infine, qualche dietro le quinte sulla vera signora Enrica: “Sono capitato per caso (o per fortuna) – racconta- in casa di questa signora. Era un personaggio. La sera si sedeva davanti al televisore con accappatoio blu e occhiali da sole. Mi ispirava tantissimo. Una volta mi raccontò di quando, da giovane, si trovò davanti a Fellini, che voleva affidarle una parte, ma lei era talmente timida che corse via. Questa scena ironica ho voluto metterla nel mio film. Mi manca molto. Purtroppo, non c’è più”.