
Gianfranco Maiolo
Si è spento ieri Gianfranco Maiolo, storico dipendente del Comune di Soverato, figura discreta ma ben radicata nella memoria cittadina. Un nome che, per chi ha frequentato gli uffici comunali nei decenni passati, non ha bisogno di presentazioni.
Era parte della “vecchia guardia”, quella che ha attraversato anni di cambiamenti con senso del dovere, sobrietà e fedeltà al proprio lavoro. Un dipendente affidabile, un punto di riferimento silenzioso, uno di quei volti familiari che sembrano appartenere, più che a un ruolo amministrativo, alla trama stessa della città.
Nei gesti, nei toni, nella riservatezza, Gianfranco esprimeva un’educazione d’altri tempi, di quelle che non hanno bisogno di clamore per farsi ricordare. Sono tanti i messaggi di cordoglio che stanno rimbalzando sui social in queste ore.
Fra questi, il gruppo 0967, ha scritto nelle prime ore della notizia, poche parole, semplici e sincere: “Oggi è venuto a mancare Gianfranco Maiolo, una delle colonne portanti della vecchia guardia del Comune di Soverato. Persona perbene. Buon viaggio Gianfranco, che la terra ti sia lieve”.
E dentro questa frase c’è il ritratto autentico di un uomo che ha attraversato le stagioni della vita pubblica cittadina con passo misurato e coerente. A volte sono proprio le presenze più silenziose a lasciare il vuoto più difficile da colmare.
E in una città come Soverato, dove i rapporti umani si intrecciano spesso con quelli istituzionali, dove l’anagrafe è anche memoria e sentimento, la scomparsa di Gianfranco Maiolo lascia un segno autentico nella memoria della città.
Quando m’incontrava, ricordava sempre i miei, con quel rispetto autentico che nasce da chi li ha conosciuti da giovane e ne ha conservato memoria limpida e affetto sincero. Alla famiglia e a chi ne serba il ricordo, un pensiero di gratitudine e affetto.
Perché la città è fatta anche – e soprattutto – di chi l’ha servita con rispetto e umiltà. Che la terra ti sia lieve, Gianfranco.
Fabio Guarna – Soverato News