Si sentiva la mancanza di un bel film di ndrangheta!


La RAI – nell’imminenza della stagione turistica, ovvio, e la Calabria ringrazia! – manda in onda un meraviglioso film sulla strage di Duisburg, con tanto sangue in dialetto calabrese. Come sono felice, ragazzi; come sono orgoglioso: finalmente, in Calabria, un film di ndrangheta!

Certo, non bastavano i palloncini antindrangheta, i gessetti antindrangheta, i libri antindrangheta… gli eroi e le eroine (non capite male: nel senso di femminile di eroe!) che ogni tanto li arrestano per mangia mangia pari alla Musella e al parroco di Isola…

A scuola, invece, sono due o tre anni che non si tengono convegni antindrangheta… da quando sono finiti i nove (09) milioni di euro che, ai tempi di Scopelliti, il mio amico Mario Caligiuri sperperò per i progetti antindrangheta… e quando finalmente creò un comitato pro Sirleto non c’era un soldo, e dovetti muovermi a spese mie!

Adesso, un bel filmone con mamme grasse, brutte e feroci; zii cattivissimi; nonni morti ammazzati; paesi semidistrutti; ndrangatisti truci… Sono proprio contento: è la pubblicità che fa bene alla Calabria, soprattutto alla vigilia di quel poco di chiasso estivo che chiamiamo turismo!

Io, ovviamente, sto facendo dell’ironia e dell’antifrasi (scusate la parolaccia); ma il buffo è che sarà contenta davvero la Calabria ufficiale: Regione, Università, Scuole, Chiesa, giornali… tutti a ripetere il mantra che con quei film i mafiosi la smetteranno di uccidere e diventeranno tutti miti come i pastori di Virgilio; e si iscriveranno alle elementari, per arrivare infine alla laurea. Si sa che solo la cultura combatte la mafia. Poi ogni tanto arrestano dei mafiosi superlaureati in USA… ma che volete, capita!

Intendiamoci, su tutto si può fare un film o scrivere una poesia. Anzi, vi comunico che se dalla letteratura togliete la guerra (45%) e gli amori sbagliati (45%) resta solo la Vispa Teresa… a parte le versioni goliardiche.

Perciò si può girare un film sulla strage di Duisburg… ma a patto che, prima e dopo, se ne girino, ispirati alla Calabria e pensati in Calabria, di questo tipo:

– Storici (Magna Grecia, Medioevo, insurrezione contro Murat, Murat medesimo… );
– Umoristici (satira di costume: come mi divertirei, io, a mettere alla berlina gli intellettuali con faccia da gufo!);
– Comici (a ruota libera);
– Sentimentali (lui ama lei, lei ama lui, però… );
– Horror (ne abbiamo di stragi di Pentadattilo con annessi fantasmi!);
– Fantastici, o fantasy che dir si voglia (maghi, magare, gnomi del Poro… );
– Biografici (elenco sterminato di figure calabresi);
– Autobiografici (vecchio professore condannato a combattere per tutta la vita con una Calabria che più è istruita più è storta);
– E anche la ndrangheta, possibilmente sconfitta: se no, è solo alla ndrangheta che fate pubblicità.
– Varie ed eventuali.

Eh, lo bene, dal libro di Paparazzo e Scarfò, con la Rabia e UN, che sono stati girati film in Calabria, e tanti. Ma tra i tanti, io non ho ancora visto un soggetto davvero calabrese, e scritto da chi la Calabria la conosca davvero e non sui libri… dei viaggiatori forestieri settecenteschi di passaggio mezza giornata.

Tranquilli, è solo immaginazione, la mia. Se proponessi io un soggetto… ma dai, mica ho santi in Paradiso, io. Ci tocca il solito film antindrangheta. La Calabria ringrazia.

Ulderico Nisticò


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