Sorpresi ad innaffiare una piantagione di marijuana, arrestati


Sarebbero stati sorpresi a innaffiare una piantagione di marijuana in località Moleti a Ciminà. Così L. P., 64enne di Platì, ed F. C., 36enne di Platì, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati con le accuse di produzione, coltivazione e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. Secondo gli inquirenti, se la marijuana fosse stata messa sul mercato, avrebbe fruttato 700mila euro. Dalla quantità di canapa si sarebbero potute fare oltre 330.000 dosi si sostanza stupefacente ed oltre 8.200 dosi di principio attivo. La piantagione era nascosta tra la fitta vegetazione ed era composta da numerose piazzole dove erano state messe a dimora circa 420 piante di canapa indiana tra i 100 e i 200 centimetri di altezza. La piantagione sarebbe stata annaffiata attraverso un complesso e articolato sistema di irrigazione, costituito da tubi di gomma in grado di estendersi nell’intero terreno coltivato e collegato alla rete idrica comunale. Il rastrellamento avrebbe consentito ai militari della Benemerita di trovare un locale, vicino al terreno coltivato, adibito ad essiccatoio e circa 1.200 grammi di sostanza stupefacente già essiccata, pronta per la successiva immissione sul mercato.

I militari dell’Arma hanno quindi concluso una mirata attività info-investigativa di osservazione e pedinamento nel corso di numerosi controlli nei comuni di Platì, Careri, Sant’Ilario dello Ionio e Locri, per contrastare il reato di produzione di droga. Espletate le formalità di rito, il 64enne è stato associato presso la casa circondariale di Locri, mentre il 34enne è stato tradotto presso la sua abitazione in regime degli arresti domiciliari.


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