Il 28 marzo era prevista la demolizione del vecchio forno per la cottura del pane ubicato nel centro storico di Soverato Superiore ed esattamente in via Amedeo. Tale intervento – dice l’assessore Vacca – farebbe parte del progetto di “riqualificazione” di via Amedeo.
L’imminente demolizione è stata temporaneamente sospesa dopo la nostra segnalazione. L’intervento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cosenza è stata determinante per scongiurare (almeno temporaneamente) la perdita di un’altra testimonianza della memoria storica dei nostri luoghi e dunque della nostra identità territoriale.
Quanti soveratesi (o suveratani) ricordano le mamme, se non le nonne, che cuocevano il pane per il fabbisogno familiare in questo forno! Pane, cuzzupe e quant’altro diffondevano il loro profumo in questi vicoli vicino alla chiesa matrice. Perché pare che questo fornisse un servizio pubblico, quando le famiglie scampate al terremoto del 1783 e stabilitesi nel nuovo nucleo abitativo a Soverato Superiore, non disponendo di un forno privato, potevano contare su questo servizio.
Ma c’è dell’altro: questo forno è costruito in un particolare contesto nel quale si evidenziano mura particolarmente spessi (certamente non necessari a un piccolo forno e forse non coevi) e alcuni basoli e gradini in granito. Da dove vengono tali manufatti così ben fatti e così importanti?
Ciò che chiediamo è che questa piccola realtà venga “riqualificata” e le sia restituita la dignità che le apparteneva. Un forno che potrebbe sembrare ormai inutile potrebbe piuttosto divenire attrattiva turistica e, soprattutto, rappresentare per le generazioni future una testimonianza del passato e dunque didattica. In un abitato che cresce, è bello riuscire a conservarne l’identità culturale. Altrimenti, come dice il noto scrittore Francesco Bevilacqua, diventa un “non luogo”, un luogo senza anima.
Ora tocca a noi cittadini, se vogliamo conservare queste piccole realtà. E’ necessario mobilitarsi e raccogliere informazioni, testimonianze e documenti per risalire al periodo di costruzione o comunque al periodo in cui il forno era in esercizio e, inoltre, dimostrare alla nostra amministrazione di tenere a cuore i nostri pezzi di storia.
Angela Maida
Gruppo archeologico Paolo Orsi