Soverato – Antonio Barbuto legge i versi di Montale


La Dante Alighieri porta Montale a Soverato. Lo fa giovedì 26 aprile nella Sala conferenze dello Scientifico attraverso la relazione del Prof. Antonio Barbuto, docente di Storia della critica alla Sapienza di Roma. Quella passione che percorre la penna del poeta si fa parola nel discorso di Barbuto, il quale dedica la relazione a Vincenzo Guarna che nell’agosto rovente del 1959, insieme ad un amico universitario, leggeva “Le occasioni” sulla spiaggia di Soverato e litigava sul ruolo da affidare ai due sciacalli delle poesie. <<Ho speso le mie prime 700 lire per comprare “Ossi di seppia”. È stato uno degli oggetti talismano della mia vita>> dice il Professore con entusiasmo e tranquillizza la folta platea <<se vi stanco fatemi cenno, così mi fermo!>>.

Una acuta riflessione sui versi del poeta genovese, tutta incentrata sul ruolo giocato dalla lingua. Un linguaggio che va verso la prosa, rompendo definitivamente il legame con la poesia aulica. Nei titoli i limoni al posto degli olmi, e ancora bossi, ligustri, acanti, viuzze e orti al posto dei verdi prati. Parole che inciampano nei chiasmi, nelle rime al mezzo, nelle sinestesie. Una visione del mondo, quella di Montale, che affida la memoria ai ricordi e i ricordi alla poesia. Una poesia che riscatta dalla morte. Un’analisi, quella di Barbuto, in linea con il pensiero della Dante, attenta sostenitrice della lingua italiana. Asciutto e senza fronzoli è il discorso del Presidente Prof. Gerardo Pagano, il quale sottolinea la mediocrità del linguaggio moderno che sta per sfociare nella sciatteria, mentre una comunità dovrebbe essere attenta al modo in cui comunica. Ringrazia il Liceo Scientifico perché ha permesso alla Dante di avere una sede nella città e ricorda la data del 29 maggio come giornata mondiale della Dante.

Per l’occasione, l’artista Vanni Rinaldi presenterà alcune sue interpretazioni pittoriche delle Commedia. L’intento dell’associazione è quello di elevare il livello culturale della città, augurandosi che presso i giovani la curiosità si tramuti in interesse attivo. <<Quale che sia la professione che sceglierete nella vita, ricordatevi che la coltivazione della lettura è una cosa che arricchisce la vita>> dice rivolgendosi ai giovani presenti in sala <<E la Dante su questo obiettivo deve puntare>>.

Floriana Ciccaglioni


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