Che mi tocca leggere! La denominazione ufficiale della zona nord di Soverato, lungo il Beltrame, è (o fu?) San Nicola, perché un dì di proprietà di una cappella della Matrice, unica sede parrocchiale fino al 1941. Si chiamò anche Monaco, per una leggenda andata persa circa un frate trovato morto.
La gente dice in altro modo per ragioni balneari. Vi si trovano le Tombe Sicule; vi emergono i resti di Poliporto, e sono testimonianze del nostro antichissimo passato. Da dove spuntano i Saraceni?
Qualche anziano di molto tempo fa usava anche la locuzione Porto dei… Porto dei Turchi, ragazzi, non dei Saraceni, mai nominati da nessuno. E qui vi serve una bella lezioncina di storia, materia evidentemente non molto nota.
Dopo la morte di Maometto (632 dC), il genero e successore Alì dilagò in ogni dove con una repentina conquista di Mesopotamia, Iran, Siria, Palestina, Egitto e Africa Settentrionale; nel 711, Tariq conquistò quasi interamente la Spagna visigotica; entro il 903, veniva conquistata la Sicilia.
In quella che sarà poi chiamata Calabria avvennero non solo incursioni ma anche insediamenti, poi ricacciati entro l’888 dal generale Niceforo Foca. Il suo discendente, il grande imperatore Niceforo II (961-9) organizzò la difesa dello Ionio con l’ordine Ascendant ad montes… Ci sono un paio di miei saggi su questo argomento.
Quelli che noi chiamiamo Arabi, erano detti comunemente Saraceni, per antonomasia di una tribù del Sinai; e anche, per disprezzo, Agareni, da Agar, la schiava di Abramo madre di Ismaele. Leggete almeno la Bibbia! La pirateria saracena verrà stroncata dai Normanni con l’unità del Meridione.
Detto questo, lasciamo i Saraceni e veniamo al Porto, che alcuni vecchi, sporadicamente, chiamavano invece Porto dei Turchi. E ce n’è ragione, o per l’incursione del 1594; o per quanto accadde nel 1645, quando dei pirati turchi saccheggiarono Stalettì; ma alcune navi, prese da un fortunale, arrivarono fino a Santa Maria di Poliporto, dal 1881 Soverato Marina.
I Turchi erano musulmani non arabi; venivano dall’Asia Centrale, e verso il X secolo si erano insediati in Anatolia, con diverse conquiste: nel 1453, Costantinopoli, da loro detta Istanbul. La sconfitta a Malta nel 1565, a Lepanto nel 1571, a Vienna nel 1683, eccetera, fermano la minaccia turca sull’Europa.
Ora qualcuno si lamenterà che io faccio il pignolo; e magari per qualcuno tutto va bene, Agareni Saraceni Turchi Puffi Marziani…
E invece il problema è serio, ed è quello dell’odonomastica cittadina, che da qualche giorno non ci risparmia improvvise sorprese. Soverato, infatti, non ha, che io sappia, un regolamento a tale proposito; e meno che meno un organismo, una commissione… E dilaga la toponomastica selvaggia e da fantasia al potere.
Fu così che di tutte le importanti denominazioni che quella zona poteva avere, anche a scopo turistico e culturale (Siculi, Greci e Romani… ), a qualcuno è venuta la voglia dei mai sentiti Saraceni. Sarei curioso di sapere chi ha consigliato la denominazione in parola, e chi e quando l’ha decisa.
C’è, del resto, per documentarsi una ricchissima bibliografia su Soverato; e i libri si troverebbero in Biblioteca comunale, se Soverato avesse una biblioteca.
Ulderico Nisticò