Certi soldi del Ministero Interni, legati al turismo, vanno, per restare al Golfo, a Cropani, Montepaone, S. Andrea, Sellia M., Squillace; non c’è niente per Soverato. Come mai? Semplicissimo: Squillace, S. Andrea, Sellia M., Montepaone, Cropani hanno i posti letto in alberghi e altre strutture, e Soverato no. Tutto qui, è un automatismo; e a nulla vale lamentare che Soverato è il centro del turismo planetario, eccetera: non ha alberghi, e tanti saluti.
Come è stato possibile che Soverato, Perla eccetera, non avesse alberghi? E qui serve una lezioncina di storia locale.
Il disastro cosmico iniziò negli anni 1950-60, con la pratica selvatica dell’affittanza di case private (formula locale: “l’affittamu a li bagnanti”); erano le case personali, di cui si affittava una stanza; o persino gli occupanti si trasferivano altrove, e lasciavano ai bagnanti intera la propria abitazione.
Il tutto, come del resto anche nei decenni seguenti e oggi, rigorosamente in nero, senza che si sapesse, o si sappia, chi sono i cortesi ospiti, eccetera.
Non solo in nero, ma a prezzi stracciati. Fatevi due conti: se una famiglia prende, o, più esattamente, prese (non succede più!) un appartamento per, diciamo 4.000 €, ed è composta di quattro persone, 4.000 diviso 4 diviso 30 fa 33,3€; se sono otto, fa manco 17. Sono arrivati, anni fa, anche in 16, che, dividendo 4000, fa poco più di 5€ al giorno. Donde il crollo della qualità della domanda turistica, con pari crollo dell’offerta.
Durante la non mai troppe volte bestemmiata Prima repubblica, e anche in seguito giacché la Seconda è uguale in tutta Italia, Soverato si rifiutò di dotarsi di un Piano regolatore del suo per altro piccolissimo territorio (7,5 kmq); e lasciò che gli spazi venissero assaliti da una speculazione a basso costo, sia privata sia pubblica, e questa sostenuta da un’ideologia fasulla di bisogni e povertà che assolutamente non sussistevano. Tutti gli spazi della 167 divennero gli attuali dormitori di via Amirante e parallele, privi di servizi e commercio in quanto edilizia sovvenzionata; e di una piazza, giacché bisognava costruire, scopo £ poi €, anche sulle aiuole!
La demagogia e gli interessi hanno dunque devastato Soverato con brutti casamenti anonimi, e per gli alberghi non restò più luogo.
Anzi, peggio: negli anni 1980-90 vennero aperti vari alberghi –faccio nomi? – chiusi dopo un anno e, grazie a “cambio destinazione d’uso”, trasformati in appartamenti. Chissà se avevano preso soldi, per gli alberghi? E già, chissà!!! Ahahahahahahahahahah. Alcuni alberghi, nel frattempo, chiusero: altro che espansione!
Precisazione: non è che altrove siano più bravi di noi; è che altrove c’era il nulla, e ci hanno costruito sopra degli alberghi: storta per diritta.
Ufficialmente, oggi, si conterebbero in Soverato 380 posti letti, un numero già irrisorio, ma sappiamo che non è vero, non è affatto vero, e sono molti di meno. Si aggiunsero, di recente, un 80 posti in B&b.
Sappiamo bene che poi i turisti di Squillace, S. Andrea, Montepaone eccetera vengono a Soverato, e quindi gravano sui servizi di Soverato, e Soverato paga anche per gli altri; però, a parte i pochi che effettivamente frequentano qualche albergo cittadino, i turisti:
– o dormono altrove;
– o, se dormono a Soverato, dormono in nero; e mica si può andare al Ministero a dichiarare che in nero dormono a Soverato migliaia di persone!!! E che stanno qui senza tasse, e senza nessun controllo di ordine pubblico. A proposito di ordine, il Ministero che ne dice? Niente, scusate.
Si può fare qualcosa? Secondo me, sì. Riassunto:
– togliersi dalla testa fandonie e castelli in aria tipo albergo di superlusso megagalattico al posto del Quarzo: tanto, allora volevano fare solo appartamentini (“strutture ricettive”: non so se è evidente!) per l’affitto di non so che colore!!!
– stroncare con durezza il sommerso: basta un controllo di polizia, a parte quello sui soldi eccetera;
– indurre i proprietari in nero ad utilizzare i loro appartamenti in chiaro, dunque dichiarandoli come alloggi legali, affidandoli in gestione ad un’agenzia;
– mettere mano alla conurbazione, quanto meno con Petrizzi, Gagliato, Satriano, Davoli… ma non limitiamo la Provvidenza… e ottenere così un vasto territorio intelligentemente utilizzabile.
Per ora, Soverato non ha i titoli per ottenere quei soldi; e paga le colpe di tutte le Amministrazioni nessuna esclusa, incluse le opposizioni; e siccome le Amministrazioni e le opposizioni non calano da Marte ma dalle elezioni, colpa di tutti; per qualche distrazione, anche mia.
Ulderico Nisticò