Soverato – Presentato il libro “Maschere di vetro e polvere” di Jesa Aroma


23Venerdì  25 novembre nella sala conferenze dell’Istituto Tecnico Economico Antonino Calabretta  di Soverato si è svolta la presentazione del libro “MASCHERE DI VETRO E POLVERE” di Jesa Aroma. L’iniziativa proposta in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, rientra nel progetto “area a rischio” e  ha visto il coinvolgimento delle classi. Accanto alla scrittrice sono intervenuti il Prof. Francesco Raspa – docente di Lettere – e la Prof. Susanna Perri – docente di Diritto. Oltre all’illustrazione del  romanzo che vede protagonista Gioia vittima di violenza, si è parlato anche di un fenomeno strettamente collegato ad esso:  lo stalking. Su questo fenomeno si è soffermata la Prof. Susanna Perri, che ha lanciato un monito agli studenti: state attenti al tipo di amore e lasciate perdere quello che diventa possessivo e che degenera nel tempo.

Un romanzo particolarmente interessante e pieno di significato che ha coinvolto con notevole successo gli studenti presenti.

A fine conferenza la scrittrice ha risposto alle nostre domande:

Cosa rappresenta per lei aver scritto questo libro?

Io ho scritto questo libro in un momento particolare della mia vita. Rappresenta la possibilità di dare a tutti quanti un momento di riflessione affinché atti di violenza non capitino mai più.

E’ una denuncia sociale?

Assolutamente si.

019Quale messaggio vuole mandare alle ragazze?

Di essere sempre se stesse e di non dimenticare quella che è la propria personalità. Oltretutto nel momento in cui si presentano situazioni di difficoltà ( ad esempio quando il ragazzo inizia ad essere troppo possessivo, invadente  e geloso) è necessario parlarne e capire se effettivamente è un problema del ragazzo che si può risolvere o qualcosa che non potrà essere risolto. Nel primo caso si può anche tentare di dare una mano al ragazzo. Nel secondo caso invece, se il ragazzo risulta psicologicamente e fisicamente violento,  sono dell’idea che bisogna lasciarlo.

E ai ragazzi?

Non è il possesso che rende felice un rapporto bensì la condivisione, la voglia di ridere insieme, la voglia di stare insieme e la voglia di vedere la persona che ci sta accanto felice. Solo in questo modo un rapporto può essere considerato sano.

Si può attuare una fase di prevenzione?

Si, assolutamente.

C’è bisogno che le diverse forze della società operino insieme affinché si possa davvero attuare questa prevenzione?

Si la famiglia e la scuola sono i due pilastri fondamentali alla corretta formazione di un individuo. Poi subito dopo vengono le istituzioni e anche gli amici che possono essere di supporto. E’ molto importante però parlare e avere dialogo.

Francesco Barbieri – VAS I.T.E. Antonino Calabretta.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *