Soverato – Sbronze e droghe di ragazzini


È di pubblico dominio e stampa che il Pronto Soccorso di Soverato è popolato di ragazzini sbronzi e drogati, e che si sentono male per evidenti ragioni.

Dico ragazzini in senso generico, e non mi curo minimamente dell’anagrafe, e di “minorenni”: se una fanciulla di 17 anni e 11 mesi non può acquistare l’alcol, troverà facilmente un drudo di 18 anni e un giorno, il quale legalmente ne acquisti per due!

Quanto alla droga, non ha limiti di età.
Cosa spinge un ragazzino alla droga e alla sbronza? Intanto, l’assuefazione: quando uno beve o si fa canne e buchi, presto non gli basta più, e deve continuare e aumentare la dose.

Chi vende robaccia ai ragazzini?
Chi dà i soldi ai ragazzini, per la sbronza e la droga? Ragionateci sopra.

Perché dei ragazzini si drogano e si sbronzano? Ovvio: sono alla “ricerca della felicità”; e siccome non la trovano perché non l’hai mai trovata nessuno, la cercano artificiale.
E perché cercano la felicità? Perché qualche professore scemo ha insegnato, a scuola, che bisogna cercare la felicità a tutti i costi.

A tutti i costi, cioè mettendo al primo… all’unico posto la felicità, senza nessunissimo altro fine della vita: né idee, né miti, né ideali, né affermazione, né amore… niente, solo la felicità; solo edonismo spicciolo e piccolissimo borghese.

Serve una radicale inversione di pensiero e concezione della vita e del mondo; servono libri di scuola senza depressione e senza felicità, ma con la vita reale; servono film senza protagonisti con la faccia da scemo, e senza sorrisi idioti; serve una cultura profondamente reazionaria.

E serve anche denunziare i genitori… ma sì, ora faccio anch’io l’amerikano… per ABBANDONO DI MINORE. Vedrete che imparano.

Ulderico Nisticò