Soverato, Sgrò: “Primo Maggio di riflessione per non restare imprigionati in un’economia senza etica”


Il fondatore di Naturium: “Una dedica a tutte le donne e agli uomini che vivono nell’incertezza del loro futuro lavorativo” 

“Il 1° Maggio è una giornata di celebrazione per molti, ma mentre alcuni festeggiano il pieno di utili, altri si trovano imprigionati e trascinati da un’economia senza etica”.

Giovanni Sgrò, noto imprenditore di Soverato e fondatore del progetto culturale Naturium, offre in un appassionato post su Facebook la sua visione della situazione in Calabria dove “31 imprese al giorno cessano di intraprendere, lottare e resistere, smettendo soprattutto di dare lavoro”.

Il 1° Maggio, Festa del Lavoro, è anche l’occasione per ricordare che “dietro ogni lavoratore c’è un imprenditore o un’imprenditrice che investe tempo ed energie per tutelare le prerogative delle imprese e dei loro collaboratori, fornitori, contratti e molto altro. Dietro le 31 chiusure quotidiane, ci sono innanzitutto i lavoratori che perdono il lavoro e le loro famiglie che ne traggono sostegno”.

Ma, come afferma Sgrò, “c’è anche la famiglia dell’imprenditore, che spesso lavora 14 ore al giorno, sette giorni su sette.” Una dedica va a “tutte le donne e gli uomini che non sapranno quale sarà il loro destino lavorativo e alle 31 imprese calabresi che avevano creduto nel loro progetto, investendo tempo, cuore e denaro.”

Dunque “il 1° Maggio, non sarà una festa per tutti, ma piuttosto un momento per unirsi e ripartire verso una nuova forma di collaborazione ed economia” aggiunge Sgrò che invita a “liberarsi dall’arroganza e dalla prevaricazione e a riflettere sulle cifre degli utili delle banche italiane, che hanno accumulato 4,9 miliardi di euro (+73%) nell’anno più difficile per le piccole e medie imprese, mentre anche le società elettriche ed energetiche registrano utili con un aumento del 320 per cento”.

“Ma cosa si festeggia realmente il 1° Maggio?” conclude il fondatore di Naturium con un forte e accorato appello alla riflessione.