Soverato – Stalking e maltrattamenti in famiglia, due arresti dei carabinieri


Ha trascinato la compagna nella camera da letto, sferrandole calci e pugni, la donna, dopo essersi liberata, è scappata con la macchina insieme alla madre. Il compagno le ha però raggiunte ed ha sferrato un forte pugno contro il vetro del parabrezza, provocandone la rottura, nonché delle lievi ferite alla compagna, alla loro figlia neonata di un mese ed alla madre della vittima.

I Carabinieri di Soverato sono così intervenuti, a seguito di una telefonata al 112, per aiutare la giovane ragazza, in fuga dalla folle ira del compagno. Giunti sul posto, i militari non hanno trovato l’uomo, 24enne della zona, reperendolo poco dopo nei pressi dell’ospedale di Soverato.

Gli operanti, dopo aver ascoltato la vittima, hanno ricostruito l’inquietante escalation di violenza posta in essere dall’uomo, facendo emergere diversi episodi che non erano stati denunciati alle autorità. Il giovane è stato infine arrestato con l’accusa di maltrattamenti contro familiari e conviventi. La prima sezione penale del Tribunale di Catanzaro ha successivamente disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Due nuovi casi di violenza di genere, quindi, sono stati registrati a Soverato. Nei giorni scorsi è stata data esecuzione anche ad un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti di uomo, 45enne della zona, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex moglie. Lo stesso, ha minacciato di morte la donna, perseguitandola attraverso continui pedinamenti e molestie telefoniche, talvolta posti in essere anche coinvolgendo la figlia minore, così generando nella vittima uno stato di paura e di ansia, che le ha compromesso anche il regolare svolgimento della vita quotidiana.

A seguito degli approfonditi accertamenti esperiti dai militari, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, il Tribunale ha applicato il provvedimento restrittivo, impedendo all’uomo qualsiasi tipo di comunicazione esterna, pena l’aggravamento della misura.