Soverato – Waterfront, le avventate dichiarazioni di Francesco Severino


comunesoverato1In una intervista pubblicata ieri sul web, il consigliere di minoranza Francesco Severino si lancia in avventate e contorte considerazioni a proposito del Waterfront, i cui lavori sono stati aggiudicati tre giorni fa.
Le affermazioni del consigliere, del tutto infondate e in buona parte contrastanti con le norme vigenti in materia, non meriterebbero risposta. Ma, poiché tirano in ballo la mia onestà intellettuale ed anche le capacità di comprendonio dei cittadini, è doveroso precisare alcune questioni da lui trattate.
A proposito della mostra dei progetti partecipanti, che si svolgerà prossimamente, Severino sostiene che essa è “aria fritta” perché “doveva essere fatta prima per dare la possibilità ai cittadini di poter esprimere la loro idea… L’assessore vuole portare a spasso l’intelligenza dei cittadini…”.
Evidentemente Severino non conosce le norme sugli appalti e non sa che il codice dei contratti in vigore stabilisce il divieto di comunicare o rendere noti in qualsiasi modo gli atti relativi alla gara fino all’aggiudicazione definitiva; e perfino il diritto di accesso agli atti è sospeso fino a quel termine.
È d’obbligo chiedersi se il macroscopico abbaglio in cui è incorso il consigliere sia dovuto a pura ignoranza delle norme o, peggio, anche in considerazione della sua vetusta militanza amministrativa, a malafede.

Sulla base della costante, quasi quotidiana interlocuzione che stiamo avendo con gli uffici della Regione, siamo fiduciosi sulla concreta fattibilità dell’opera, considerato che ci è stata più volte assicurata la probabile proroga del finanziamento anche in relazione allo stato di avanzamento dell’appalto.
Quanto al tempo che si sarebbe perso, devo ricordare che ciò è da imputarsi all’annullamento della procedura deciso a suo tempo dal Commissario prefettizio a causa di (cito la delibera di revoca) “presunte illegittimità”. Dunque, la gara venne annullata non per illegittimità accertate, bensì per una semplice “presunzione”. Come dire che ogni gara dovrebbe essere annullata perché vi potrebbero essere delle ipotetiche illegittimità. Il che sarebbe paradossale, come sa bene Severino, che di gare d’appalto dovrebbe intendersi.

Dice poi Severino di essere dispiaciuto perché “le ditte locali si siano classificate … all’ultimo posto”. Ebbene, abbiamo cercato in tutte le leggi relative a gare e appalti un articolo, un comma, un codicillo che potesse essere di supporto al dolore del consigliere, ma non l’abbiamo rinvenuto. Posto che la commissione ha operato e scelto esclusivamente sulla base della qualità delle offerte, in ogni caso le norme non prevedono assolutamente alcun parametro o punteggio particolare che valorizzi la provenienza geografica delle ditte. Ed anche questa norma Severino dovrebbe conoscerla bene.

Riguardo alla mancanza di collaborazione tra maggioranza e minoranza, mi limito a ricordare che proprio Severino, tra tutti i consiglieri di minoranza, si è distinto sin dal primo consiglio comunale, per acrimonia, chiusura e aggressività.
Perciò, visto da quale pulpito proviene, l’accusa va rispedita al mittente.

Per concludere, anche a nome dei cittadini di Soverato invito il consigliere Severino a non buggerarli con dichiarazioni astruse e mistificatorie, tentando – lui davvero – di portarli a spasso sulle vie delle menzogne. Anche perché i cittadini stessi – come dimostrato col voto a maggio – sono ben felici di aver scampato la possibilità di essere amministrati con tali metodi e pressapochismi.
Come cittadino calabrese, infine, mi auguro che Severino svolga in maniera più seria e meno dilettantesca l’incarico ben remunerato da lui ricoperto alla Regione Calabria.

Arch. Daniele Vacca
Assessore ai Lavori Pubblici, Urbanistica e Manutenzione
del Comune di Soverato


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