Speranza, pace, libertà e ostacoli che si superano: gli auguri di Domenico Servello, dirigente della scuola Don Bosco di Soverato


Desidero rivolgere a tutte le componenti scolastiche (studenti, genitori, docenti e personale ata) che vivono e operano nella scuola Don Bosco – Istituto salesiano di Soverato un sincero augurio di trascorrere per il prossimo Natale un tempo di pace e di serenità, e di vivere nel 2025 un’esperienza scolastica caratterizzata da incontri significativi, scambio di conoscenze, attenzione alle relazioni, esperienze ed esempi di comportamento arricchenti per tutti.

Voglio augurare un nuovo anno ricco di sorprese e di sorrisi per tutti coloro che condividono la fatica, la cura, gli sforzi individuali e collettivi per fare di ogni giorno una nuova occasione di crescita, di scambio di conoscenze, di valori e buoni esempi da offrire ai nostri studenti e futuri cittadini.

A tutti i colleghi docenti e al personale ata e alle loro famiglie, rivolgo un pensiero affettuoso e un ringraziamento speciale, per il coraggio di sapersi mettere in discussione ogni giorno, per la dedizione costante verso i nostri ragazzi. Formulo un augurio di cuore al Gruppo di lavoro: collaboratori, coordinatori, funzioni strumentali, referenti, responsabili che con determinazione e competenza mi supportano (… e sopportano) nella gestione della Scuola.

Ringrazio affettuosamente il dsga per la preziosa collaborazione e per avermi coadiuvato nella gestione della scuola. Un particolare augurio di buon Natale 2024 e felice 2025 al presidente dell’Its Accademy CADMO, Pasqualino Serra, e al suo staff per la determinazione, “l’audacia” e il cuore messi in campo nel complicato passaggio di gestione e nella quotidiana amministrazione della scuola Don Bosco.

Un riconoscente ringraziamento e augurio ai Salesiani per il quotidiano impegno elargito per costruire insieme la “nostra scuola”, evidenziando l’ottimo lavoro svolto insieme, nello spirito di Don Bosco, in questa prima parte di un anno scolastico che si è presentata certamente non facile. Ce lo dicono diversi indicatori e le tante persone che ci comunicano la loro gratitudine per il lavoro svolto dalla scuola.

Sono segnali che rafforzano e danno “umanità” ai risultati raggiunti dai nostri studenti: sono risultati dovuti al merito dei nostri alunni, alla qualità e alla quantità del lavoro dei docenti e del personale.

L’augurio che faccio è quello che ognuno di noi continui a svolgere con coscienza e impegno il proprio ruolo così decisivo per la formazione dei giovani, perché la nostra scuola divenga sempre più luogo di crescita umana, culturale, professionale e civile, secondo l’insegnamento di Don Bosco: “Siate buoni cristiani, onesti cittadini e futuri abitatori del cielo”.

Ringrazio tutti, dunque, di quanto fatto finora insieme, certo dei risultati sempre migliori che i nostri alunni saranno in grado di raggiungere grazie alla quantità e qualità del buon lavoro di squadra svolto insieme dai docenti, da tutto il personale in servizio ed al servizio della nostra scuola e dai genitori.

Il mio augurio per il prossimo Natale non può non toccare concetti come speranza, pace, libertà, difficoltà, scuola. Con questi concetti, che mi permetto di esprimere qui di seguito, gli auguri a tutti di gustare nell’intimo la bellezza dei prossimi giorni di vacanza.

SPERANZA Sperare significa aprire una porta all’ottimismo, al vedere in maniera positiva le proprie vicende personali e quelle sociali. Oggi si sente dire: “i nostri ragazzi non hanno futuro”. Ebbene, non rinunciamo all’idea di costruirglielo, di aiutarli a credere che il futuro c’è, ma che esso soltanto si realizzerà imparando a costruirlo giorno dopo giorno con la costruzione di competenze, di saper fare, ma anche di attenzioni verso sé e gli altri, verso chi ha più necessità e più bisogno di noi. Sempre c’è qualcuno che ha più bisogno di noi.

PACE Perché rinunciare all’idea di un mondo di pace? All’idea che il mondo possa dire basta alle guerre? Non si ritengano ineluttabili le guerre soltanto perché “ci sono sempre state”. Un tempo esisteva la schiavitù. Il diritto, la sua evoluzione, hanno fatto sì che in molti paesi del mondo la schiavitù sia scomparsa. Mandela, a cui è giusto tributare un referente ricordo, docet. La pace è libertà e felicità. Al contrario la guerra è disperazione, fame, sete, fine di ogni speranza e di ogni libertà.

LIBERTA’ Dire che cosa sia la libertà è difficile. E’ ciò che consente di sprigionare l’energia positiva della mente e la sua intelligenza. Libertà significa dunque potersi esprimere, sapersi esprimere, poter essere ascoltati in qualsiasi maniera. Tutto questo nell’attenzione verso l’altro. Verso il mondo degli altri. La libertà è dentro il nostro mondo ma anche dentro il mondo degli altri.

OSTACOLI Senza il superamento di ostacoli non si può raggiungere nessuna meta conoscitiva o personale. Il percorso della ricerca, il suo incedere, il suo camminare non può esimersi dall’incontrare ostacoli da superare. Lo studente incontra ogni giorno ostacoli, ma con la costanza, con la perseveranza egli raggiunge la meta. Nessuna meta è facile perché è proprio attraverso l’impegno che si assapora il superamento degli ostacoli. Ogni ostacolo superato è un avvicinamento alla piena realizzazione di se stessi. Nella nostra scuola ci sono tutti questi elementi: speranza, pace, libertà, ostacoli. In essa si soffre e si gioisce. Ci si angoscia e ci si libera. Si sta con gli altri. Si superano ostacoli e si sprigionano energie positive. C’è chi raggiunge risultati più elevati ma tutti quanti contribuiscono con la loro presenza a raggiungere la meta, la bellezza dello stare ogni giorno e in tanti insieme, affiancata dal rispetto reciproco e dall’amore cristiano.

A tutti voi ragazzi e ragazze che ogni giorno portate alla scuola Don Bosco il vostro entusiasmo e la vostra voglia di diventare grandi, a tutti voi genitori che credete nel sogno educativo di Don Bosco: buon Natale! Orgoglioso di tutti voi. Mi fa piacere concludere questi auguri riprendendo le parole di Papa Francesco: “Il Natale sei tu, quando decidi di nascere di nuovo ogni giorno… L’albero di Natale sei tu quando resisti vigoroso ai venti e alle difficoltà della vita… La campana di Natale sei tu quando chiami, congreghi e cerchi di unire… Gli auguri di Natale sei tu quando perdoni e ristabilisci la pace anche quando soffri…”

Il Coordinatore didattico
Prof. Domenico A. Servello