Spettacolo di fine anno della ASD Carlos Aguero Soverato school ballet


La ASD Carlos Aguero Soverato school ballet ha messo in scena il suo spettacolo di fine anno venerdì sette luglio presso il teatro comunale di Soverato. Chiunque si sia mai interessato della realtà artistica locale, nello specifico quella della danza, non potrà non conoscere il nome del maestro Aguero. Si potrebbe azzardare che proprio con lui sia nata la cultura della danza nel territorio soveratese. Come coreografo e direttore artistico, ha abituato il suo pubblico a grandi storie che iniziavano e finivano nell’arco di una notte di mezza estate. A scenografie faraoniche che cambiavano di spettacolo in spettacolo. A costumi di pregiata manifattura. A musiche di profonda ricercatezza.

E si potrebbe azzardare che la quasi totalità delle ballerine che oggi calcano il parquet di altre scuole, siano state dirette da lui in passato. Oggi, per la prima volta, torna sul palco come cocchiere di una scuola tutta sua. E tutto ciò a cui aveva abituato il suo pubblico, non c’è. Nessuna grande storia da narrare sulle scarpette da ballo. Nessuna scenografia a fare da cornice. Niente abiti ricercati addosso alle danzatrici. Attraverso una estremo essenzialismo, Aguero riduce tutto al minimo, portando sul palco le coreografie presentate durante l’anno trascorso in diversi concorsi regionali e nazionali, nei quali le sue ragazze hanno conquistato diversi premi e borse di studio.

Molto energiche le coreografie di gruppo. Molti gli assoli che hanno donato la giusta rilevanza alle allieve. Due le collaborazioni con altre scuole di danza. Aguero sceglie il nome “Polvere di stelle”.
Ma lo spettacolo non si è svolto in cielo, tra gli astri. Questa polvere dall’alto è volteggiata sino alla terra. Perché al pubblico è arrivata la forza di chi vuole reagire. Di chi, con i piedi per terra, continua a lottare. Nel suo discorso di congedo, a fine spettacolo, dopo aver ringraziato il pubblico giunto sino a lì, le famiglie delle danzatrici e l’amministrazione comunale -con particolare elogio alla figura del sindaco- si definisce una fenice capace di risorgere dalle proprie ceneri. Questa frase racchiude il sentimento dell’intero saggio. Ricominciare. E questo è emerso anche dalla lettera delle ragazze al loro maestro, dedicatagli a fine spettacolo. Una lettera carica di affetto, riconoscenza e speranza. A passo di danza, ogni singola ballerina ha posto un mattoncino sul quale potranno essere costruite le basi per il futuro. Quello della ASD Carlos Aguero Soverato school ballet.

Floriana Ciccaglioni


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