Standing ovation per gli studenti della “Piccola compagnia Antonio Federico” nel musical “Sister Act 2”


Studenti protagonisti dell’ultimo appuntamento della fortunata rassegna regionale “Vacantiandu”, diretta da Nicola Morelli, Diego Ruiz e Walter Vasta, che ha visto sul palco del Teatro Grandinetti gli alunni dell’Istituto comprensivo di Sant’Eufemia (guidato dalla dirigente Fiorella Careri) e del liceo “Campanella” (diretto da Giovanni Martello) che hanno preso parte ai Vacantilab, i laboratori teatrali realizzati grazie ai “Vacantusi” e alla famiglia Federico, in ricordo del piccolo Antonio, venuto a mancare quattro anni fa per un’improvvisa malattia. Gli studenti della scuola media di Sant’Eufemia (referente del progetto prof.ssa Francesca Scarpino) e del liceo Campanella (referente prof.ssa Carmela Dromì) hanno infatti sbalordito il pubblico in uno spettacolare “Sister Act2” ispirato al celebre film con Whoopi Goldberg, con balli e canti rigorosamente dal vivo, sotto la sapiente guida dal maestro Giovanni Carpanzano, coadiuvato dall’aiuto regista Angela Gaetano, attrice e componente dell’associazione “I Vacantusi”.

Gli attori della “Piccola compagnia Antonio Federico” sono riusciti a dare il meglio di loro, superando ogni timore e ottenendo una meritatissima standing ovation. Bravissimi gli attori in erba: Lorenzo Belvedere, Erica Bonaddio, Maria Chiara Mauro, Lucrezia Mura, Letizia Muraca, Maria Rosaria Muraca, Federica Napolitano, Fabiola Notaro, Michelle Persico, Gessica Petrolo, Marco Procopio, Manuel Renda, Claudia Sacilotti e Rossana Sirianni.

Uno spettacolo che è stato realizzato in cinque mesi di sacrifici, non solo per gli studenti ma anche per le famiglie e gli organizzatori, che però ha dato i suoi frutti: i ragazzi non solo sono stati bravissimi nelle loro interpretazioni, ma sono riusciti anche a superare i timori e le paure di recitare in pubblico, su un vero palco, davanti a tanta gente. Il laboratorio è stato infatti per loro un’opportunità di crescita personale e sociale, un modo per socializzare e relazionarsi.

Proprio uno degli obiettivi del progetto, inserito nell’ambito della rassegna “Vacantiandu” e denominato “L’infinito senso della vita”, nato per mantenere sempre vivo il ricordo del piccolo Antonio Federico, ma anche per favorire la crescita culturale delle giovani generazioni e diffondere l’amore per il teatro tra i più piccoli. Il laboratorio teatrale nelle scuole ha fatto sì che i ragazzi diventassero più autonomi e sviluppassero le capacità creative, espressive e comunicative, grazie all’acquisizione delle tecniche teatrali e la drammatizzazione. Un aspetto di fondamentale importanza, se si considera che le scuole che hanno aderito al progetto si trovano in zone periferiche della città: un’importante occasione per operare un cambiamento socio-culturale reale e combattere quei fenomeni crescenti e quotidiani, quali il disagio e la devianza giovanile.

A conclusione dello spettacolo, presenti i direttori artistici Nicola Morelli e Walter Vasta, ed Anna Federico, zia del piccolo Antonio, è stata sottolineata l’importantissima attività di crescita sociale e culturale che porta avanti, ormai da diversi anni, l’associazione “I Vacantusi”., Il ricavato della serata servirà a finanziare il laboratorio della Piccola compagnia teatrale del prossimo anno.
Il maestro Carpanzano ha poi ringraziato tutte le persone impegnate in Vacantilab, esprimendo comunque profonda amarezza per come è stato gestito il teatro Grandinetti dal Comune: “Abbiamo fatto un tour de force nelle ultime 72 ore per provare e riprovare, avere una disponibilità limitata del teatro non aiuta chi vuole fare cultura in questa città. E poi i laboratori vedono come protagonisti esclusivamente i ragazzi, per loro è un’occasione importante di crescita. Oltre al fatto che si tratta di un evento solidale, visto che tutto si fa per ricordare Antonio Federico. Un po’ di elasticità su come utilizzare questa struttura non guasterebbe”. È stata sottolineata la poca sensibilità dimostrata dalla dirigente comunale nel non voler concedere il teatro domenica, per poter consentire la partecipazione all’evento anche ai genitori del piccolo Antonio, assenti invece sabato.


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