Una memoria alla Procura della Repubblica è stata presentata da Salvatore Scumace, il dipendente dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” accusato dalla Procura di Catanzaro di avere percepito lo stipendio per 15 anni senza lavorare un solo giorno.
“Scumace – riferiscono i suoi legali Gregorio Viscomi e Giuseppe Pignanelli – ha inteso portare a conoscenza del Pm fatti e circostanze non rinvenuti negli atti di indagine, attraverso corposa produzione documentale e file audio-video, che forniscono una chiave di lettura aderente alla realtà, auspicando così di chiarire la propria posizione dinanzi all’autorità giudiziaria che sarà chiamata a valutare la fondatezza delle accuse mosse”.
La specificazione, proseguono i legali, “si è resa necessaria a cagione del fatto che, dal giorno in cui è stata resa nota la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini, Scumace è perennemente inseguito da cronisti e cameramen che di fatto lo costringono a non poter varcare la soglia della propria abitazione”.