Strade mortali e autisti delinquenti


 Quando, purtroppo, qualcuno muore o altro per incidente, i giornali e le tv se la cavano con “la strada della morte”, e tanti saluti. Mai si legge e si sente che qualche colpevole sia finito in gattabuia o cose simili! Sulle indagini e i processi cala un tombale eterno silenzio stampa; il massimo, è pubblicare delle pudiche iniziali del delinquente. Tanto, la colpa è della strada, vero?

 Ebbene, quando un mascalzone si è dato al sorpasso in doppia striscia continua a Copanello; o un altro in simile follia all’altezza dell’ospedale di Soverato; o nel tornante di Turriti con sgommata… sono tutte cose che ho vedute con i miei occhi, e che certamente avete viste e patite anche voi… quando questo succede, io non lo sentito e letto mai che gli abbiano ritirato la patente a vita.

 Le strade sono quelle che sono, ed io ne so qualcosa, se mi batto da mezzo secolo per la Trasversale, e non a chiacchiere e svincoli ridicoli, e sul serio. Ma anche la più bella e buona delle autostrade non consente a un cretinetti di sorpassare a fantasia e mettendo gli altri a rischio di morte.

 Servono dunque delle funzionanti telecamere, e non per ingrassare i Comuni con limiti fasulli, ma esattamente per beccare il mascalzone, e levargli il pelo senza remissione.

 Bisogna farlo anche a Soverato, però, dove ogni tanto qualche imbecille pensa che il tratto Rotatoria – Galleria sia Monza per auto e motociclette.

Ulderico Nisticò