«Su cosa stiamo puntando per far ripartire la Calabria? Probabilmente stiamo facendo gli investimenti sbagliati!»


L’estate 2021 dovrebbe segnare la ripartenza economica e produttiva del nostro Paese, dopo mesi e mesi di dilagante incertezza. Ogni regione, con le sue peculiarità, potrebbe rappresentare un’importantissima attrattiva turistica, specie la nostra: peccato, però, che la promozione della Calabria come meta non brilli sulle emittenti nazionali. Quantomeno, noi non ne abbiamo contezza.

Un po’ di pubblicità indotta si è verificata attraverso il cortometraggio di Muccino, che però non ha riscontrato per nulla la gioia del popolo calabrese, in quanto quella descritta è una Calabria arcaica, ormai passata, per nulla identificabile in quella attuale. E ora si sta lavorando per la promozione turistica della nostra regione tramite il progetto “marcatori identitari”: peccato che l’identità e la storia della Calabria si siano modificate trasformando Alarico, il re dei visigoti, in “Talarico”. Inoltre si sta puntando sul turismo giudiziario, con un gran cartellone pubblicitario presso l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme.

Siamo una regione con potenzialità turistiche inespresse: mare, montagne, colline e una storia invidiabile, possibile che non riusciamo a emergere sul palcoscenico mondiale? Forse è arrivato il momento di porci qualche domanda, perché a mio avviso puntiamo poco sul turismo di prossimità.

Probabilmente cerchiamo di copiare modelli che non ci appartengono, non vi è una chiara visione della situazione e non si investe sulle direttrici esatte, come il turismo delle radici o il turismo esperienziale oggi in auge. È nella semplicità che risiede la grandezza, forse è giunta l’ora di comprendere bene questa citazione di Albert Einstein!

Innocenza Giannuzzi (presidente Confartigianato Turismo Catanzaro)