Sulla buona via: l’Italia sul cammino della risalita


Il Movimento politico “Italia Plurale” auspica performance migliori per l’import-export

“L’Italia inizia il lungo sentiero stretto di risalita, con primi segnali positivi nei servizi e nell’industria solida”, così denota il Centro studi di Confindustria, i di cui economisti intravedono un “Pil sulla buona strada”.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” ritiene che se maggio si è dimostrato per l’Italia il mese dai progressivi allentamenti per i divieti anti-Covid grazie anche alle vaccinazioni, tutto questo comporterà che nel secondo trimestre vi sarà una minima crescita del Pil, per cui si assisterà ad un forte balzo in avanti nel terzo e quarto trimestre di oltre il +4%, che si stabilizzerà per l’effetto che giungerà dagli investimenti finanziati dal piano europeo Next Generation EU.

Come è stato osservato dagli economisti del Centro studi di Confindustria, con l’analisi mensile di maggio, si è ravvisata una “industria avanti”, considerando che “la produzione industriale è rimasta stabile a marzo (-0,1%), peggio delle attese, chiudendo il primo trimestre al +0,9%. Il trascinamento statistico nel secondo trimestre è nullo e in aprile si stima una tenuta (nonostante il PMI salito a 60,7), ma è comunque prevista una variazione positiva nel trimestre: le attese di produzione sono in deciso aumento e le scorte in rapido decumulo; ciò indica una domanda oltre le previsioni e un necessario riaccumulo di stock, che sosterrà la produzione”. Nel frattempo, continua l’analisi del Centro studi di Confindustria “qualcosa si muove nei servizi. Dopo che il Pmi era sceso a 47,3 in aprile, l’attesa ripresa della domanda dovrebbe iniziare a materializzarsi a maggio, rispostando i consumi verso i servizi, finora condizionati dalle misure anti contagio. L’aumento della domanda nei servizi, previsto accentuarsi poi nel trimestre estivo, è spiegato dalla ripresa dei viaggi e dei consumi fuori casa, oltre che dalle riaperture nei settori legati alla filiera del turismo e della cultura”.

“C’è creazione di lavoro”, poiché come si è evidenziato “i dati sulle comunicazioni obbligatorie mostrano una lenta ripresa del mercato del lavoro in Italia. Tra gennaio e aprile sono state create circa 130mila posizioni di lavoro, al netto delle cessazioni, contro un dato molto negativo (-230mila) negli stessi mesi del 2020”. E ci sono “dati positivi per gli investimenti”, giacché le previsioni di investimento sono in chiaro miglioria. La sfera che annota una crescita rispetto al 2020 è quella del mercato delle auto e dei beni strumentali che ottengono le performance migliori, anche il settore dei beni immobili ha recuperato ed ha riguadagnato. Pregevoli segni anche dall’aumento degli ordini interni dei produttori di beni di investimento, i prestiti alle imprese rallentano a marzo, ma permangono in risalita (+5,7% annuo).

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” considera che lo scenario generale possa prevedere “tassi ancora bassi”, un “export in salute”, “scambi mondiali robusti”, un “ripresa dei servizi” nell’eurozona, e “fiducia negli Usa”. Tra le cause su cui c’è oggi grande interesse è quello delle commodity non energetiche, dove i prezzi si mantengono, a maggio, ai valori pre-Covid, grazie alla stabilità del mercato che ha raggiunto i valori di inizio 2020.

Il Movimento politico, culturale e d’opinione “Italia Plurale” è del parere che la produzione industriale debba permanere costante con una correzione positiva nel trimestre, cercando di produrre ulteriori posti di lavoro al fine di rafforzare la produzione e gli investimenti, portando il tutto ad avere performance migliori per l’import e l’export nei mercati mondiali.