Tanta la solidarietà per il giornalista Pasqualino Rettura


IMG_3727Un nuovo attacco alla libertà d’informazione è stato sferrato a Lamezia Terme, dove è stata incendiata l’ automobile di Pasqualino Rettura, giornalista de Il Quotidiano del Sud. Un gesto intimidatorio che “rappresenta – scrive il presidente dell’ Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri- l’ultimo tentativo, in ordine di tempo, di limitare e condizionare la libera attività di chi, per lavoro, si occupa di cronaca e di informazione. L’episodio si aggiunge ad un ormai lungo elenco di intimidazioni perpetrate ai danni di giornalisti calabresi particolarmente impegnati sul terreno della cronaca nera e giudiziaria”. Con queste parole Giuseppe Soluri ha commentato il gesto criminale.
“La reazione e la solidarietà espressa a Pasqualino Rettura dai colleghi, dalla società civile e dalle Istituzioni – prosegue Soluri- confermano che la violenza e le intimidazioni non possono in alcun modo raggiungere il loro scopo ed anzi ottengono l’effetto contrario dando più forza a chi, come Rettura, ogni giorno si limita a fare onestamente e correttamente il proprio lavoro di cronista. Nell’esprimere a Pasqualino Rettura ed al suo direttore Rocco Valenti la solidarietà più piena e forte dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria, sono certo -conclude il presidente Soluri- che magistratura e forze dell’ordine sapranno presto fare luce sul gesto vigliacco e criminale subito dal nostro collega”.
Facciamo nostre anche le parole di solidarietà di Antonio Gatto. “Come amico, collega e rappresentante di un gruppo politico giovanile da sempre in prima linea contro ogni tipo di delinquenza nonché come cittadino libero di Lamezia Terme, esprimo vicinanza e solidarietà a Pasqualino Rettura al quale, leggo con amarezza e rabbia, è stata data alle fiamme l’automobile. Un integerrimo giornalista ed esemplare padre di famiglia che da sempre svolge il proprio lavoro con competenza e dedizione che è stato preso di mira, forse proprio per questo, da dei vili e balordi delinquenti. Purtroppo non è la prima volta che chi opera nel campo dell’informazione, in maniera libera e obiettiva, subisce svariati attentati da dei barbari che sperano di scoraggiare chi, a differenza loro, non ha nulla da nascondere. E l’auspicio è che a questa categoria sia destinata maggiore attenzione da chi di competenza. In questi casi, non esistono diversità di colori politici, esistono solo due fazioni: chi è contro la criminalità e chi è favore. Tutta la gente perbene della nostra splendida Città, mortificata da questi impuniti criminali, deve unirsi quindi nel sostegno di chi ogni giorno in un modo o nell’altro contrasta la delinquenza! Infine, conoscendo il pragmatismo e la professionalità di Pasqualino, il mio grande direttore, so per certo che il suo prezioso lavoro continuerà e credo anche meglio di prima. La migliore risposta a certa gente è continuare a fare, sempre e comunque, il proprio dovere, il proprio lavoro”.

Antonella Mongiardo


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