Tra doppi turni e orari sfalsati il ritorno a scuola è diventato un incubo


Guerriero (Pd): vanno rivisti i protocolli di sicurezza e aumentate le corse dei bus extraurbani

 “C’era una volta il diritto all’istruzione, costituzionalmente garantito. Travolto dalla didattica a distanza e dalle misure di contenimento della diffusione del coronavirus, per le istituzioni competenti “la scuola” e il diritto degli studenti di frequentarla sembra essere diventato solo un gioco ad incastri tra un turno ed un altro. In provincia di Catanzaro si è voluto investire del problema, addirittura, il prefetto di Catanzaro, sua eccellenza Maria Teresa Cucinotta, per trovare una soluzione ponderata. Purtroppo è stato realizzato un piano di doppi turni. che sta avendo solo conseguenze negative sulla quotidianità scolastica delle centinaia di studenti pendolari e non”. E’ quanto afferma Fabio Guerriero, candidato nella lista del Pd al Consiglio regionale nel collegio dell’Area Centrale.

“A farne le spese sono principalmente le ragazze e i ragazzi che ogni mattina si alzano all’alba per raggiungere gli istituti scolastici e seguire le lezioni provenendo dai comuni dell’entroterra – afferma ancora Guerriero – molto spesso penalizzati da arterie stradali ammalorate in seguito alla mancanza di manutenzione, con tutto quello che questo consegue in termini di sacrifici e sicurezza. Didattica a distanza, turni tra gli studenti costretti a stare metà in classe e metà a casa per mancanza di spazi, ore di lezione ridotte a 40 minuti. Molti istituti si sono dimostrati impreparati ad accogliere tutti i ragazzi, gli spazi sono insufficienti, le risorse per interventi strutturali non si sa se e quando arriveranno e gli insegnanti non bastano a coprire gli eventuali gruppi di studenti che verranno divisi”.

“La soluzione dei doppi turni e degli ingressi differiti, ad una settimana dal ritorno a scuola, ha dimostrato tutta la propria inadeguatezza – afferma ancora Guerriero – e non solo perché il differimento degli orari non garantisce alcuna sicurezza: abbiamo visto tutti le immagini degli assembramenti in piazza Matteotti e dinnanzi le scuole di ogni ordine e grado di ragazzi e ragazze in attesa di entrare. La stessa cosa vale per il trasporto pubblico: l’unica soluzione possibile per incrementare il livello di sicurezza era aumentare le corse degli autobus extraurbani, quelli che collegano il centro con i paesi dell’entroterra, per favorire gli studenti pendolari che invece – a causa dei turni sfalsati – si ritrovano a scegliere tra lasciare la lezione per tornare a casa, o perdere il pullman e rincasare chissà quando”.

“Con tutto quello che comporta per l’apprendimento e nelle già fragili economie familiari. Dove è finita la ragionevolezza, quella che permetteva alle istituzioni di agire con la diligenza del buon padre di famiglia? Vanno rivisti i protocolli di sicurezza per evitare i doppi turni – conclude Guerriero – e aumentate le corse degli autobus extraurbani. Il ritorno a scuola per i nostri figli e le nostre figlie si è già trasformato in un incubo: tutti questi disagi non li aiuteranno a riprendere confidenza con una normalità, prima di tutto sociale, che è indispensabile per guardare al futuro con un po’ di fiducia”.