Tra le ultimissime cinque…


 …per qualità della vita ci sono Catanzaro, Cosenza, Reggio, Vibo, e penultima nazionale Crotone. La Calabria, con le statistiche di ogni fine anno, non si smentisce mai!

 Attenti, e lo dico soprattutto ai pinoaprilati e meridionaldomenicali: la graduatoria non è fatta con i soldi, i mitici soldi, anzi, per dirla in calabro, “i sordi”, da pronunziare con faccia tra cinica e feroce. I criteri sono quelli della “qualità della vita”. Esempio, che ripeto ogni anno, se io, diventato ricchissimo, comprassi una Ferrari, però mi venisse la voglia di andare da Soverato a Vazzano e dintorni, impiegherei lo stesso tempo della mia effettuale Panda, giacché sono pessime le strade, e la Trasversale (ve lo dico come presidente onorario del Comitato) è solo nei miei sogni, e nemmeno nelle chiacchiere dei politici.

 Per esempio, domenica 12, al convegno delle nocciole, c’era Mancuso, presidente del Consiglio regionale, c’era Alecci, ancora sindaco ma anche consigliere regionale, c’era Questo e Quello, e tutti se ne sono strafregati della Trasversale, manco per trasportare le nocciole. Ebbene, da che mondo è mondo, le strade sono l’essenziale della qualità di un territorio.

 Ci sono poi delle aree ad alta densità di qualcosa di peggio della mafia: la violenza tipo scazzottate a Vibo. E siccome Vibo è capitale del libro, e con merito, ecco che si intuisce cos’è una pessima qualità della vita, se il dotto lettore di libri, quando esce di casa rischia di trovarsi dentro una rissa da bettola.

 Sono esempi di come la Calabria oscilli, come da almeno il II millennio a. C., tra progresso e degrado. L’aeroporto internazionale l’abbiamo anche noi, però i biglietti costano più che altrove; le auto le abbiamo anche noi, però l’assicurazione si paga un botto; i turisti li abbiamo anche noi, però stanno 15 gg d’agosto, e buona parte dei sedicenti operatori ha oggettivo interesse a una fugace balneazione di basso livello e senza pretese… anzi, peggio è, meglio è, arrangiato e con poche spese. Turismo culturale, religioso, di salute, termale? Mai sentiti nominare.

 Pessima qualità della vita sono i burocrati ignoranti e pigri e lenti, che per sbrigare una pratica impiegano mesi. Sono i passacarte che non spendono i fondi europei da quando ci sono, dal 1970: e la Corte dei conti lo ha accertato per la Calabria anche in questo 2021.

 È una Calabria zeppa di ospedali, ma la gente va a curarsi altrove, perché qui siamo ancora ai “posti letto”, e invece altrove operano elettronicamente in mezzora mentre il paziente legge il giornale.

 A proposito: si scopre che la Calabria NON ha un piano covid, e non ha speso i soldi destinati; alla faccia dei commissari e presidenti ed effeeffe. Speriamo in Occhiuto.

  E che dire della mentalità? Abbiamo milioni di laureati che dopo l’università non hanno mai letto un libro (o di Pino Aprile: ahahahahahah) e gonfi di superbia e vuoti di orgoglio; piagnoni di ricchezze che mai furono, o bambinetti in attesa di ricchezze che mai saranno; nostalgici della per altro a loro sconosciutissima Magna Grecia (e via, sono passati solo venticinque secoli, un’ottantina di generazioni!); inventori di sbarchi di Ulisse; meridionalisti della domenica… Ah, dimenticavo l’antimafia segue cena e l’accoglienza mangia mangia, con cui si abbuffano gli accoglienti.

 Eccetera. Qui serve d’urgenza una scopa di tutto, e ricominciare da zero. A proposito, anche il resto del Meridione non sta meglio.

Ulderico Nisticò